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“Wolkenbruch” rappresenterà la Svizzera agli Oscar

L'attore svizzero Joel Basman, protagonista di "Wolkenbruch". KEYSTONE/ENNIO LEANZA sda-ats

(Keystone-ATS) Sarà “Wolkenbruch”, di Michael Steiner, a rappresentare il cinema elvetico nella corsa agli Oscar per la categoria “miglior film in lingua straniera”.

L’Ufficio federale della cultura (UFC) ha iscritto la commedia presso l’Academy of Motion Picture Arts and Sciences di Hollywood.

Si tratta della pellicola elvetica che ha riscosso il maggior successo nel 2018: finora ha infatti richiamato nelle sale circa 300 mila spettatori. La Svizzera manda quindi ad Hollywood una produzione capace di attirare le simpatie del pubblico, precisa l’UFC in un comunicato.

La commedia è un adattamento del bestseller di Thomas Meyer “Wolkenbruchs wunderliche Reise in die Arme einer Schickse” (tradotto letteralmente “il viaggio miracoloso di Wolkenbruch tra le braccia di una schiksa”), che narra le vicende del giovane ebreo Mordechai Wolkenbruch, detto Motti.

La pellicola è ambientata nella comunità ebraico-ortodossa di Zurigo. Al centro della storia, costellata di dialoghi in yiddish, c’è lo studente Motti (Joel Basman), che si innamora nella “schiksa” (termine yiddish che definisce una bella ragazza non ebrea che potrebbe costituire una tentazione per un giovane ortodosso) Laura (Noémie Schmidt), con orrore della madre che aveva altri progetti per il figlio.

La commedia, rileva l’UFC, convince anche per l’insieme degli attori di alto livello: in particolare Joel Basman, che riveste il ruolo principale e che ha ricevuto quest’anno il Premio del cinema svizzero come miglior interprete maschile proprio per la sua recita come Motti, sarà “un volto importante” nella campagna in vista degli Oscar.

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