Prospettive svizzere in 10 lingue

“Esci il cane”, la Crusca tra polemica e sfottò social

Mi esci o non mi esci? KEYSTONE/APA/WIENER TIERSCHUTZVEREIN/WTV sda-ats

(Keystone-ATS) L’uso dei verbi intransitivi in forma transitiva “è marginale, regionale, non è dello standard italiano, quindi se lo usiamo dobbiamo capire che è colloquiale e popolare. Invece nei contesti in cui occorre un uso generale, affermato, riconosciuto, non ci sta bene”.

Sono le parole con cui Francesco Sabatini, noto linguista e presidente onorario dell’Accademia della Crusca, è intervenuto sul caso del giorno, ovvero la correttezza di espressioni come “siedi il bambino” e “esci il cane”. La pubblicazione, nei giorni scorsi, di una nota dell’Accademia fiorentina sull’uso del verbo ‘sedere’ con l’oggetto diretto di persona ha scatenato un forte dibattito tanto che la discussione è uscita dagli studi dei linguisti dell’Accademia conquistando giornali e social network.

“La lingua è fatta di tante varietà e questo ne fa uno strumento in movimento, che vive, che cambia”, spiega Sabatini. “In tutte le lingue esistono usi marginali, secondari che posso prevalere sotto la spinta di fattori nuovi: la ricerca della brevità e della velocità possono promuovere, come in questo caso, l’uso dei verbi dall’intransitivo al transitivo”. Tant’è, da Facebook a Twitter l’ironia con l’hastag Accademia della Crusca è a ruota libera, con centinaia di meme scatenati, da “Ho insegnato al cane a fare pipì in bagno, così non avrò più problemi a uscirlo” ad “Accendi il Twitter che lo scrivo”.

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