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Strage di Capodanno, “Masharipov ha confessato”

È terminata la fuga di Abdulkadir Masharipov, l’autore della strage di Capodanno rivendicata dall’Isis alla discoteca Reina di Istanbul. L’uomo è stato catturato nella scorsa notte nell’appartamento - nel quartiere di Esenyurt, nella parte europea della metropoli turca - in cui si era rifugiato tre giorni fa.

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Nel covo, dove le forze speciali turche hanno fermato anche un cittadino iracheno e tre donne di varie nazionalità africane, anch’essi sospetti terroristi, sono state rinvenute diverse armi, tra le quali due pistole con relativi caricatori, una pistola ad aria compressa, un drone e 197’000 dollari.

Il 33enne uzbeko, che secondo quanto rivelato in mattinata nel corso di una conferenza stampa parla quattro lingue ed è stato addestrato in Afghanistan, avrebbe confessato l’attentato che ha causato la morte di 39 persone e le sue impronte digitali coincidono, sempre secondo le fonti investigative, con quelle dell’autore del massacro.

A fornire sostegno logistico al terrorista, secondo quanto avevano riferito media locali, sarebbe stata una cellula dello Stato islamico composta da uzbeki insediatasi nella provincia di Konya, da dove Abdulkadir Masharipov, nome in codice Abu Mohammed Khorasani, sarebbe giunto il 15 dicembre nella città sul Bosforo.  

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