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Affonda barca davanti alla Libia, oltre cento migranti dispersi

Tre migranti salvati in mare.
Migranti tratti in salvo in mare dalla guardia costiera libica. Keystone

Oltre 110 migranti sono dispersi dopo il naufragio di un'imbarcazione, che l'Onu ha qualificato come la "peggiore" tragedia nel Mediterraneo di quest'anno, avvenuto giovedì al largo delle coste libiche.


Un altro centinaio di persone a bordo della barca affondata non lontano dalla citta libica di Khoms (120 km a est di Tripoli), è stato tratto in salvo, secondo quanto comunica l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (IOM/OIM).

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Le cifre fornite dall’OIM e dalle autorità libiche però non coincidono: secondo la prima 145 profughi, in prevalenza eritrei, palestinesi e sudanesi, sono stati soccorsi e secondo testimoni altre 150 persone si trovavano a bordo sulla nave affondata. La Marina libica riferisce invece che 134 migranti sono stati salvati e 115 risultano dispersi.

Ma altre fonti riferiscono di un numero ancora più elevato di vittime, considerato che potrebbero essere addirittura 400 i disperati che si trovavano a bordo. Médecins sans Frontière (Msf) in Libia racconta che i migranti erano stipati su un convoglio di tre imbarcazioni di fortuna salpate mercoledì. “I superstiti sono sotto choc – ha indicato un rappresentante di Msf -. Un migrante recuperato dai soccorritori mentre stava nuotando, ha detto di aver visto scomparire in mare tutta la sua famiglia”.

Le persone salvate sono state condotte a Khoms, per essere poi collocate nei contestati centri di detenzione libici, dove sono attualmente rinchiusi circa 5’200 stranieri. Prima di questa tragedia erano 426 le persone annegate quest’anno nel tentativo di attraversare il Mediterraneo, secondo i dati forniti dall’Alto commissariato dei rifugiati.

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