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Strasburgo in lutto, mentre la caccia all’uomo prosegue

Gendarme in una via del centro della città di Strasburgo dopo l'attentato di martedì sera al mercatino di Natale. Keystone

Tre persone uccise, 13 feriti, di cui sette gravi: è l'ultimo bilancio dell'attacco avvenuto martedì sera a Strasburgo. Il presunto autore del gesto, che in passato era stato condannato a una pena di prigione anche in Svizzera, è ancora in fuga.


Il bilancio delle vittime dell’attentato di Strasburgo è di tre morti (una, precisa la prefettura del basso Reno, in “morte cerebrale”).

Ddiverse centinaia di membri delle forze dell’ordine – oltre 600 secondo fonti vicine all’inchiesta citate dall’Agence France Presse – sono alla ricerca della persona sospettata di avere aperto il fuoco martedì sera nel centro della città.

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Condannato anche in Svizzera

Stando a quanto reso noto dalla prefettura, il presunto assalitore ha 29 anni, è iscritto nella lista dei radicalizzati a rischio (la cosiddetta schedatura “S”). Si chiama Cherif C., è di origine nordafricane, ma è nato a Strasburgo. 

In passato è già stato condannato a più riprese per aver commesso almeno 25 reati tra Francia, Svizzera e Germania, ha indicato in una conferenza stampa il procuratore di Parigi Remy Heitz. Nella Confederazione, l’uomo ha scontato 16 mesi di carcere per ripetuto furto con scasso.

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Il segretario di Stato agli interni, Laurent Nunez, ha dichiarato mercoledì mattina che non è escluso che l’assalitore abbia lasciato il territorio francese. Nunez ha inoltre invitato a dar prova di prudenza sul modo di definire i fatti: “La motivazione terroristica non è ancora stata confermata”.

La corrispondenza da Strasburgo dell’inviato della RSI:

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Martedì sera, tra poco prima delle otto e fin verso le nove, l’uomo ha aperto il fuoco in tre punti diversi della città, uccidendo due persone e ferendone altre 14. Vi sono anche stati degli scambi di tiri con una pattuglia dell’esercito, incaricata di controllare il famoso mercatino di Natale della città alsaziana. Cherif C. è però riuscito a fuggire a bordo di un taxi.

Stando a una fonte di polizia citata dall’Associated Press, alcune ore prima del fatto di sangue dei gendarmi si erano recati a casa del sospettato per arrestarlo, ma non lo hanno trovato. Nella perquisizione hanno però rinvenuto del materiale esplosivo.

L’attentato è avvenuto a circa quattro chilometri dal Parlamento Europeo, che proprio ieri era in sessione. Non è ancora chiaro se l’uomo volesse prendere di mira proprio il mercato di Natale. Le autorità hanno annunciato che in segno di lutto mercoledì le bandiere saranno issate a mezz’asta. Il mercato rimarrà invece chiuso.

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