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Sorveglianza assicurati è nell’interesse di tutti, comitato destra

Secondo il comitato, la lotta agli abusi, oltre a fare risparmiare del denaro a vantaggio di tutte le persone oneste, avrà anche un effetto dissuasivo (foto simbolica d'archivio). KEYSTONE/GAETAN BALLY sda-ats

(Keystone-ATS) Tutti hanno interesse a che gli assicuratori possano ricorrere a detective per smascherare eventuali truffatori. Ne è convinto un comitato di destra che invita ad approvare la legge che consente la sorveglianza degli assicurati in votazione il prossimo 25 di novembre.

La normativa, secondo i sostenitori, prevede chiare regole per evitare abusi.

Secondo il comitato in cui siedono esponenti del PPD, UDC, PLR, Verdi liberali, Partito borghese democratico e Lega (tra cui i consiglieri nazionali ticinesi Marco Romano del PPD e Roberta Pantani della Lega), denominatosi “Sì al fair-play nelle assicurazioni sociali”, la legge istituisce la base legale necessaria per procedere alla sorveglianza delle persone sospettate di frodare le assicurazioni sociali, ponendo però dei limiti chiari. Non si tratta insomma di dare agli assicuratori “carta bianca”.

La legge precisa chiaramente ciò che è permesso e ciò che non lo è, ha detto oggi davanti ai media il consigliere nazionale Philippe Nantermod (PLR/VS). Una sorveglianza costituirà solo l’ultima ratio e potrà essere ordinata solo da un membro della direzione di un istituto e sulla base di indizi concreti.

La lotta agli abusi, oltre a fare risparmiare del denaro a vantaggio di tutte le persone oneste, avrà anche un effetto dissuasivo, sostiene il comitato.

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