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Schiaffo a Trump, non può bloccare documenti contabili

Il presidente americano Donald Trump. KEYSTONE/AP/EVAN VUCCI sda-ats

(Keystone-ATS) Il presidente americano Donald Trump non può bloccare l’azione del Congresso che ha ordinato a uno studio di consulenza di consegnare tutta la documentazione contabile del tycoon presso la commissione vigilanza della Camera.

Lo ha stabilito un giudice distrettuale che ha respinto la tesi dei legali di Trump, secondo cui la richiesta è incostituzionale.

In particolare i legali della Casa Bianca sostengono che la Camera non ha l’autorità per indagare sulle finanze di Trump. Ma il giudice distrettuale federale di Washington Amit Metha, nominato a suo tempo da Barack Obama, ha respinto la tesi degli avvocati, affermando la piena autorità della Camera di indagare sul presidente e rifiutandosi di fermare la richiesta avanzata dal Congresso alla società contabile Mazars, che si è occupata in passato dei conti del tycoon e delle sue aziende, a partire dalla Trump Organization.

I legali del presidente avranno ora sette giorni di tempo per presentare appello. Ma la sentenza di ieri potrebbe diventare un precedente di riferimento per gli altri giudici che dovranno pronunciarsi su altre richieste del Congresso relative al presidente, come quella di ottenere le sue dichiarazioni dei redditi da parte dell’Irs, il fisco americano. Dichiarazioni che per ora Trump si è sempre rifiutato di rendere pubbliche.

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