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Valle d’Aosta, ghiacciaio sorvegliato speciale

Il ghiacciaio di Planpincieux preoccupa la Valle d'Aosta. Le autorità della regione hanno constatato un'accelerazione del movimento a valle del ghiacciaio e si teme che una consistente parte di esso possa crollare lungo il versante italiano del massiccio del Monte Bianco e raggiungere la Val Ferret di Courmayeur. 

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Il Comune di Courmayeur ha disposto, a partire da martedì, la chiusura della strada comunale che potrebbe essere parzialmente interessata dalla caduta. “I centri abitati e le strutture turistiche non sono a rischio”, spiega il sindaco Stefano Miserocchi, che ha comunque fatto evacuare precauzionalmente alcune baite. 

A partire da giovedì sarà allestito un radar che monitorerà il ghiacciaio 24 ore su 24.

Il ghiacciaio ha accelerato la sua ‘corsa’ a valle, spinto dall’acqua sottostante, raggiungendo la velocità di 60 centimetri al giorno. A monte dell’area in movimento si è anche aperto un grande crepaccio che potrebbe favorire il tracollo dell’intero volume, circa 250’000 metri cubi di ghiaccio.

“Tali fenomeni testimoniano ancora una volta come la montagna sia in una fase di forte cambiamento dovuto ai fattori climatici, pertanto è particolarmente vulnerabile”, aggiunge il sindaco che quest’anno ha dovuto fronteggiare un’altra emergenza sul ghiacciaio Whymper, che minaccia di cadere, sempre nella zona delle Grandes Jorasses.

Due fenomeni che, dopo una calda estate come quella appena trascorsa, svelano quanto i ghiacciai siano le sentinelle più sensibili ai cambiamenti climatici. Proprio sulle Alpi queste preziose riserve idriche si sono dimezzate in un secolo e con le temperature attuali tutte quelle sotto i 3’500 metri rischiano di sparire entro il 2050. 

Il “funerale” del Pizol

È il destino che è già toccato ad esempio al ghiacciaio del Pizol, nel cantone San Gallo, il quale ha perso una parte talmente grande della sua massa da non poter essere più considerato un ghiacciaio dal punto di vista scientifico. 

Per rendergli omaggio, domenica un centinaio di attivisti si sono recati sul posto, celebrando un simbolico funerale. I dettagli nel servizio della Radiotelevisione svizzera.

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