Si intende rendere più accessibile il mercato agli istituti che operano nella tecno-finanza
La digitalizzazione nel settore finanziario avanza rapidamente. In Svizzera sono circa 160 le imprese attive nella tecnofinanza. Un settore vasto ed eterogeneo. Che va dallo sviluppo di applicazioni per pagamenti online o via telefono mobile, all'ideazione di piattaforme di prestito fra privati, fino alla che creazione di valute virtuali.
Un settore in piena espansione, insomma, con esigenze sempre maggiori. Esigenze che il governo elvetico non vuole ignorare. Il ministro delle finanze Ueli Maurer stamane ha dichiarato che un sistema tecno-finanziario dinamico giova a tutta la piazza finanziaria elvetica. E per renderlo dinamico, i fornitori di tecnologie finanziarie innovative devono poter accedere con più agio al mercato. Il Dipartimento federale delle finanze è stato incaricato di elaborare e un progetto preliminare in questo senso entro l'inizio del 2017 .
Sul tavolo vi sono già diverse proposte, fra cui il rilascio da parte dell0autorità di controllo delle banche di una licenza bancaria tecno-finanziaria vera e propria, che renda possibili transazioni fino a un massimo di 100 milioni di franchi.
Un tema sempre più attuale, quello della crescente digitalizzazione, che si riflette sul mondo del lavoro. Se da una parte la digitalizzazione riduce posti di lavoro, dall'altra ne crea di nuovi, che richiedono pero una formazione specifica. E l'associazione professionale degli informatici lancia l'allarme: fra poco meno di dieci anni serviranno 25mila figure professionali formate.
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