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Italia-Francia, una provocazione di troppo

La facciata del palazzo Farnese, sede dell ambasciata francese a Roma
La facciata di Palazzo Farnese, sede dell'ambasciata francese a Roma. Keystone

La crisi italo-francese, giunta al culmine (forse) con il richiamo da parte di Parigi dell’ambasciatore francese e Roma, ha suscitato l’interesse anche dei media svizzeri che in generale ritengono che i rapporti non dovrebbero migliorare prima delle elezioni europee del maggio prossimo.


Tra Italia e Francia si è aperta una crisi senza precedenti, scrive il Corriere del TicinoCollegamento esterno, e per capire la gravità – continua – basti pensare che non accadeva dai tempi di Benito Mussolini, da quando cioè il 10 giugno 1940 il Regno d’Italia dichiarò guerra a Parigi.

In Svizzera la crisi italo-francese è letta leggermente in modo diverso a dipendenza della provenienza linguistica e regionale dei quotidiani. Tutti però si limitano alla stretta cronaca dei fatti, ricordando i diversi episodi che hanno portato alla crisi attuale.

La visione della Svizzera francofona

Il giornale di lingua francese di Ginevra, Le TempsCollegamento esterno, è l’unico che cerca di capire cosa c’è dietro a questa crisi, per molti, senza precedenti, sebbene il principale quotidiano svizzero tedesco, la Neue Zürcher ZeitungCollegamento esterno, relativizzi questa affermazione, ricordando che i rapporti tra Roma e Parigi non sono mai stati eccellenti neppure negli anni passati e con governi diversi.

Per il quotidiano romando Le Temps, la crisi diplomatica tra Parigi e Roma sarebbe il risultato della volontà della destra populista italiana di indebolire Emmanuel Macron, fiero paladino dell’Ue.  

Secondo lo storico francese Marc Lazar, citato da Le Temps, il deterioramento delle relazioni è stato alimentato da controversie politiche ed economiche: l’accordo saltato con Fincantieri per i cantieri navali STX di Saint-Nazaire, la chiusura delle frontiere francesi ai migranti a Ventimiglia, il rapporto privilegiato  della Francia con la Germania, condizione sine qua non per i francesi per rilanciare la costruzione europea e che di fatto ha nuovamente marginalizzata Roma. Tutte questioni che hanno fatto decisamente arrabbiare il governo italiano.

Fino ad ora tra Francia e Italia è stata una battaglia di trincea, scrive Le Temps, ora sembra essere giunta l’ora dell’offensiva. Di chi non si sa però.

Non si tratta più di una semplice tensione, si tratta di una crisi diplomatica tra Italia e Francia e che Parigi ha meticolosamente messo in scena. Così l’altro giornale di lingua francese, la Tribune de GenèveCollegamento esterno. E il richiamo dell’ambasciatore non è altro che una misura spettacolare – scrive il quotidiano – mai presa dalla Francia con un paese dell’Ue, almeno dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale.

Anche se non lo dice apertamente, la Tribune ritiene che alla Francia interessi molto di più l’intesa franco-tedesca (ribadita poco tempo fa ad Aquisgrana) che avere rapporti di buon vicinato con l’Italia. Il quotidiano ginevrino ricorda infine che a Parigi non cercano il conflitto e sono per il dialogo con Roma ma – citando fonti vicine all’Eliseo – scrivono che la Francia ne ha le scatole piene!

La visione della Svizzera germanofona

Per il quotidiano di lingua tedesca Tages AnzeigerCollegamento esterno, la crisi tra Francia e Italia è iniziata con l’arrivo del nuovo governo italiano giallo-verde. Ad attizzare il conflitto è stata la politica migratoria: Emmanuel Macron aveva definito cinico e irresponsabile l’atteggiamento del governo italiano per avere rifiutato l’approdo in Italia delle barche delle Ong attive nel Mediterraneo (in particolare la vicenda legata ad Aquarius).

Non solo. Macron, sottolinea il quotidiano zurighese, ha paragonato i populisti a dei lebbrosi. A sua volta Matteo Salvini ha definito Emmanuel Macron un pessimo presidente. 

Quello che più conta, rammenta il Tages Anzeiger, è che Bruxelles teme ora che la tensione franco-italiana possa bloccare l’Ue, e non solo la difficile riforma della politica migratoria.  

L’altro giornale di Zurigo, la Neue Zürcher Zeitung, parla di una provocazione di troppo. La corrispondete da Parigi ricorda come da quando in Italia c’è il nuovo governo non sono certo mancate le provocazioni italiane contro il governo francese.

Macron, che vuole riavvicinare gli stati dell’Ue, è sicuramente il nemico ideale di Salvini e Di Maio. Citando i vari problemi italo-francesi, la corrispondente a Parigi non esclude che la crisi possa ulteriormente peggiorare prima delle elezioni di maggio.

Le relazioni italo-francesi non sono mai state veramente eccellenti, ricorda la Neue Zürcher Zeitung, anche se Parigi parla di una crisi senza eguali.

I quotidiani ticinesi

I due quotidiani di lingua italiana, Corriere del Ticino e Regione TicinoCollegamento esterno si limitano alla cronaca stretta e a elencare i diversi momenti della crisi. Certamente i quotidiani italofoni riprendono le dichiarazioni francesi “da Roma arrivano attacchi senza fondamento, dichiarazioni oltraggiose, inaccettabili ingerenze non giustificabili con la campagna per le Europee”.  

Così come le reazioni italiane, in questo caso quella di Matteo Salvini: “Non vogliamo litigare con nessuno”, ha dichiarato il ministro dell’Interno, dicendosi “disponibilissimo a incontrare il capo dell’Eliseo per affrontare le questioni sul tavolo, e cioè: Stop con i respingimenti, stop con i terroristi italiani in Francia, e basta danneggiare i nostri lavoratori pendolari che sono letteralmente vessati ogni giorno alle frontiere francesi da controlli che durano ore”.



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