Audizione a Milano dei rappresentanti dei lavoratori italiani attivi nel cantone
L'iniziativa approvata alle urne due mesi fa in Ticino "Prima i nostri", comunemente interpretata come una proposta anti-frontalieri, è stata al centro della riunione della commissione regionale lombarda per i rapporti con la Confederazione. Sindacati, associazioni e rappresentanti dei lavoratori italiani attivi nel cantone italofono, sono stati ascoltati dai commissari lombardi che intendono definire una strategia a sostegno degli interessi dei frontalieri che rischiano nei prossimi anni di vedere peggiorata la loro situazione alla luce delle modifiche normative che si delineano all'orizzonte.
"L'obiettivo - afferma Antonello Formenti, presidente della Commissione - è quello di trovarci su alcuni punti comuni così poi da rivolgerci al governo ticinese con le idee chiare e trovare linee univoche da percorrere".
"Per ora non siamo preoccupati - prova a sdrammatizzare Eros Sebastiani, dell'Associazione Frontalieri Ticino - ci spaventa molto di più la decisione di Berna sul referendum del 2014, una decisione attesa nel 2017 sulle migrazioni di massa, quindi probabilmente anche su di noi".
Non la vede esattamente così il consigliere comunale con delega al frontalierato di Lavena Ponte Tresa, Canio Cestone: "La gente ha paura, anche perché l'Italia non offre alternative lavorative a chi dovesse restare a piedi". Un timore che sposa il sindacato UNIA, per voce di Rolando Lepori.
Horizontal line TVS
Horizontale Linie
subscription form
Inscrivez-vous à notre newsletter gratuite et recevez nos meilleurs articles dans votre boîte mail.
Abbonatevi alla nostra newsletter gratuita per ricevere i nostri articoli.
Tutti i diritti sono riservati. Il contenuto del sito web presso swissinfo.ch è protetto da diritto d’autore. Esso è destinato esclusivamente a uso privato. Qualunque utilizzo dei contenuti del sito web diverso da quello previsto in precedenza, in particolare la distribuzione, la modifica, la trasmissione, la conservazione e la copia richiede la previa autorizzazione scritta di swissinfo.ch. Per informazioni relative a tale utilizzo dei contenuti del sito web, si prega di contattarci all’indirizzo contact@swissinfo.ch.
Per quanto riguarda l'uso a fini privati, è consentito solo utilizzare un collegamento ipertestuale a un contenuto specifico e di aggiungerlo al proprio sito web o a un sito web di terzi. Il contenuto del sito web swissinfo.ch può essere incorporato solo in un ambiente privo di annunci pubblicitari e senza alcuna modifica. In particolare, è concessa una licenza di base non esclusiva e non trasferibile, limitata a un solo scaricamento e salvataggio dei dati scaricati su dispositivi privati e valida per tutto il software, le cartelle, i dati e il loro contenuto forniti per lo scaricamento dal sito swissinfo.ch. Tutti gli altri diritti restano di proprietà di swissinfo.ch. In particolare, è vietata la vendita o l'uso commerciale di questi dati.