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Discarica inerti a Stabio gestita dal Cantone

Dettaglio di una tubatura in cemento nel mezzo del erba, erbacce e sterpaglie di un terreno incolto
RSI-SWI

Il Consiglio di Stato ticinese ha licenziato mercoledì il messaggio relativo alla discarica di inerti di Stabio. Destinata ad accogliere 850 mila metri cubi di materiale, per una durata stimata di 8 anni, sarebbe gestita direttamente dal Cantone.

Il Governo ha approvato il Piano di utilizzazione cantonale della discarica per materiali inerti di StabioCollegamento esterno (tappa 3) e definito la richiesta di credito che approderà ora sui banchi del Gran Consiglio (parlamento).

Il progetto era stato bloccato nel 2014 da un ricorso di alcuni comuni italiani, che temevano problemi ambientali, e il Tribunale cantonale amministrativo nel 2016 aveva obbligato il Dipartimento del TerritorioCollegamento esterno a rivederlo.

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“Sono sempre possibili ricorsi”, osserva il ministro Claudio Zali, direttore del Dipartimento, ma “mi auguro che, veramente, quantomeno dal profilo formale sia stato fatto tutto quanto era necessario”.

Mendrisiotto “scoperto”

Feroci polemiche transfrontaliere avevano portato alla chiusura, nel 2013, di ‘Stabio 2’, e il Mendrisiotto è regione particolarmente in difficoltà nello smaltimento degli inerti.

Il Governo chiede che sia lo Stato, a farsi carico della gestione della nuova discarica. Una prima assoluta che, se sarà approvata dal Parlamento, permetterà al Cantone di guadagnare qualcosa e offrire maggiori garanzie di tutela ambientale ai cittadini.

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“Questo”, spiega Zali, dovrebbe anche favorire “l’accettazione di questo genere di impianti che, sappiamo, non rendono entusiasti i cittadini che se le trovano sul loro territorio”. 

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