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Un treno ibrido per la rete lombarda non elettrificata

È stato presentato a Expo Ferroviaria 2019 a Milano il modello del nuovo treno dell'azienda elvetica Stadler per il servizio ferroviario regionale della Lombardia. Nei prossimi anni verranno consegnati da 30 a 50 treni per un valore di 191 milioni di euro.

L’accordo quadro è stato firmato nel novembre del 2018. Nei prossimi 8 anni la StadlerCollegamento esterno, con sede nel canton Turgovia, fornirà a FNM S.p.ACollegamento esterno. almeno 30 convogli ibridi diesel-elettrici destinati alle linee non elettrificate della Lombardia. Ma Stadler confida che si possa arrivare a 50 treni.

Il finanziamento è garantito dalla Regione Lombardia (che detiene il 57.57% della FNM S.p.A. azienda quotata alla borsa di Milano) che nel programma di acquisto di nuovi treni ha approvato nel luglio 2017Collegamento esterno un credito di 1.6 miliardi di euro.

Il valore del contratto è di almeno 191 milioni di euro e il primo treno verrà consegnato nel 2021. Martedì la Stadler ha colto l’occasione di Expo FerroviariaCollegamento esterno alla Fiera di Milano  per presentare il mock-up (modello dimostrativo accessibile) del treno che circolerà per tutta la Lombardia.

Il modello base è il “Flirt”, quello cioè che già circola tra l’altro tra Ticino e Lombardia (TILOCollegamento esterno). Secondo Peter Jenelten (al momento della firma dell’accordo era il responsabile delle vendite di Stadler), “questa collaborazione ferroviaria tra Ticino e Lombardia ha sicuramente aiutato la Stadler a vincere il concorso indetto dal Pirellone”.

Un treno ibrido diesel-elettrico

C’è ancora una parte delle linee ferroviarie in Lombardia non elettrificata. Una rete gestita da FERROVIENORDCollegamento esterno (100% sotto il controllo di FNM S.p.A.) che tocca le province di Milano, Brescia, Como, Monza e Brianza, Varese fino a sconfinare a Novara. Proprio per queste linee sono stati acquistati i convogli della Stadler mossi da motori diesel-elettrici di ultima generazione.

Parlare di treni diesel, in un momento storico particolarmente sensibile all’ambiente e al clima, sembra una provocazione. Secondo il presidente di FNM S.p.A. Andrea Gibelli, “oggi si demonizzano troppo i motori diesel senza davvero conoscerli. Per le linee non elettrificate abbiamo scelto i treni di ultimissima generazione della Stadler, tecnologicamente molto avanzati, che garantiscono altissimi standard e dove l’inquinamento è ridotto al minimo. Come FNM – conclude il suo presidente – siamo molto attenti all’ambiente e alla sostenibilitàCollegamento esterno“.  

“Li facciamo anche interamente elettrici, ci racconta Maurizio Oberti direttore Sales e Marketing Italia presso Stadler. Questi nostri treni, che già circolano in Germania, per ora hanno un’autonomia di 80-100 chilometri. I convogli per FERROVIENORD sono invece mossi da motori ibridi, ovvero in stazione entrano ed escono con il motore elettrico, senza rumore, senza inquinamento”.

Rispetto per l’ambiente

Con i nuovi treni (mossi da due motori diesel che alimentano due set di batterie), rispetto alla flotta attuale, il consumo di carburante dovrebbe ridursi del 30%. Questo significa un risparmio effettivo di circa 3 milioni di euro all’anno per FERROVIENORD. Ma soprattutto ci sarà una minore emissione di CO2 di oltre 12’000 tonnellate all’anno, ovvero il CO2 prodotto da circa 9’000 automobili.


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