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Il dramma dei bambini di jihadisti catturati

Vista di persone sparpagliate in un campo profughi; in primo piano famiglie con piccoli; in lontananza militari
RSI-SWI

L'appello di due nonni francesi al presidente Emmanuel Macron, perché rimpatri i loro tre piccoli nipoti, porta l'attenzione sul dramma dei bambini catturati insieme ai genitori jihadisti in Siria. Secondo le stime di Save The Children, sono 2500 e di 30 nazionalità diverse.

Hanno 5 anni, 3 anni e 1 anno. Da due mesi sono rinchiusi in un campo profughi siriano. La loro mamma Julie, una giovane francese che si era unita all’Isis, è morta dopo aver cercato di fuggire. Il padre, un jihadista tedesco, è prigioniero dei curdi.

“Chiediamo il rimpatrio”, è l’appello dei nonni. “Sono cittadini francesi. Abbiamo paura per la loro sicurezza e la loro salute.”

È solo una di tante storie strazianti: in settimana, alcune famiglie di bambibi di jihadisti rinchiusi in campi profughi hanno denunciato la Francia al Comitato Onu sui Diritti dell’infanzia. 

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Si stima i 2500 bambini siano di 30 nazionalità diverse. Le possibilità di rimpatrio sono limitate: molti paesi in Siria non hanno più rappresentanze.

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