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Vuoi fumare? Prima si timbra

mano con sigaretta sopra un portacenere
In Svizzera una persona su quattro fuma. Keystone / Salvatore Di Nolfi

Dal primo febbraio parte dei dipendenti dell'amministrazione cantonale ticinese potranno uscire a fumare ma solo dopo aver timbrato il cartellino. 

I tempi si fanno sempre più difficili per i fumatori. Nei locali pubblici il divieto di fumo a livello nazionale è in vigore dal 2010, mentre da qualche mese nelle stazioni ferroviarie è possibile fumare solo in alcune aree ristrette.

E dal prossimo primo febbraio, i dipendenti dell’amministrazione cantonale ticinese prima di uscire a fumare una ‘bionda’ dovranno timbrare il cartellino. In altre parole, se vorranno fumare non dovranno farlo sul normale orario di lavoro.

Come già nel 2007, quando fu il primo cantone ad introdurre il divieto di fumo nei locali pubblici, il Ticino fa così opera di pioniere.

Il servizio del Quotidiano:

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Il provvedimento fa seguito a un’interrogazioneCollegamento esterno del granconsigliere leghista (parlamentare cantonale) Fabio Badasci, il quale chiedeva al Governo se “non intenderebbe disincentivare il fumo negli stabili dell’Amministrazione cantonale […] prevedendo una timbratura apposita per quei dipendenti che più volte, nell’arco della giornata, escono all’esterno degli edifici per fumare”.

Fuori dagli edifici di Bellinzona – scriveva inoltre Badasci – si vedono infatti spesso “funzionari in pausa sigaretta oltre le consuete pause del mattino e del pomeriggio. Pause che anche alla maggior parte dei colleghi non fumatori sono sempre più indigeste”.

Una misura che farà scuola?

Dopo aver consultato il servizio delle risorse umane, il Governo cantonale ha così deciso di intervenire, non da ultimo per una questione di immagine. Per ora, il provvedimento si applica solo in due edifici governativi nella capitale cantonale. I fumatori dovranno inoltre allontanarsi dall’entrata degli edifici, poiché i posacenere sono stati rimossi.

La misura è sicuramente destinata a fare discutere. Molti puntano il dito contro appunto le assenze più frequenti dei fumatori (Badasci nella sua interrogazione parlava di 50/60 minuti al giorno di assenza dal posto di lavoro). In questo senso, uno studio dell’Università dell’OhioCollegamento esterno era giunto alla conclusione che ogni fumatore costa circa 6’000 dollari all’anno al suo datore di lavoro. Un’altra ricerca condotta invece presso il Politecnico di Zurigo rileva invece che la pausa sigaretta stimola la creatività.

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