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L’Italia conferma l’apertura delle frontiere il 3 giugno, la Svizzera attende

Guardie di confine
In Svizzera i controlli al confine italiano continueranno con ogni probabilità anche oltre il 3 giugno. Keystone / Davide Agosta

Il governo italiano ha confermato che il 3 giugno, alle frontiere italiane, cadrà l'obbligo della quarantena di 14 giorni per i cittadini stranieri provenienti dai Paesi Schengen, quindi anche la Svizzera, e dalla Gran Bretagna. Per il resto dei cittadini europei tale obbligo cadrà dal 15 giugno. 

L’indicazione è contenuta nel decreto del presidente del Consiglio italiano in vigore, che prevede anche la fine del divieto di spostamenti fra le regioni del Paese sempre a partire dal 3 giugno.

La Svizzera, dal canto suo, aveva comunicato il 27 maggio che la data di una riapertura dei confini con l’Italia non è ancora stata decisa, sottolineando comunque che sicuramente non sarà il 3 giugno.

La Confederazione ha previsto una prima riapertura dei confini con Austria, Germania e Francia dal 15 giugno. Una riapertura verso gli altri Stati Schengen, e dunque anche l’Italia, è programmata entro il 6 luglio se l’evoluzione della pandemia lo permetterà.

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Dal mercoledì quindi non cambierà la situazione per chi vuole entrare in Svizzera. L’accesso alla Confederazione da parte di cittadini italiani sarà possibile solo per i lavoratori frontalieri, i detentori di un permesso valido o chi si trova in una situazione di assoluta necessità.  “La valutazione della necessità rientra nel margine d’apprezzamento dell’autorità cui compete il controllo al confine”, si legge sul sito dell’amministrazione federale.

Più dettagli sul sito della Segreteria di Stato della migrazioneCollegamento esterno e nel servizio del TG:

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