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Onu: Burkhalter a NY, Svizzera appoggia iniziativa Ue su tortura

Didier Burkhalter KEYSTONE/PETER SCHNEIDER sda-ats

(Keystone-ATS) La Svizzera appoggia l’iniziativa dell’Unione europea mirante a mettere fine al commercio di strumenti utilizzati per infliggere la pena capitale o la tortura.

Lo ha annunciato oggi il ministro degli esteri Didier Burkhalter a New York, dove è giunto con la presidente della Confederazione Doris Leuthard in occasione della 72esima Assemblea generale dell’Onu, in programma da domani a venerdì.

Bruxelles punta al bando di manganelli a punte, bracciali che danno elettrochoc e cocktail letali e vuole convincere a New York il maggior numero possibile di Paesi. Alcuni si sono già associati alla sua iniziativa, ma altri, come la Cina, l’Iran e l’Arabia saudita, dove le esecuzioni sono frequenti, sono ben lungi dal condividerla. Anche gli USA sono presi di mira, per le iniezioni locali ai condannati a morte praticate in alcuni Stati e per l’ampio uso di braccialetti e cinture da elettrochoc utilizzate dalle forze dell’ordine.

Un altro tema evocato dal consigliere federale a New York – indica un comunicato diramato a Berna dal Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) – è quello di una “gestione dell’acqua come vettore di pace e sicurezza nel mondo”.

“Vorremmo che altri Stati si unissero a noi in questo processo”, ha affermato il consigliere federale citato nella nota, auspicando “una risoluzione del Consiglio di sicurezza in merito a una questione ormai fondamentale per il futuro del pianeta”.

Il capo della diplomazia elvetica ha inoltre ribadito che la Svizzera intende continuare a sostenere gli sforzi di riforma del sistema dell’Onu, esprimendosi nel corso di una riunione di alto livello sull’argomento presieduta dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump. La riunione ha permesso al nuovo segretario generale dell’Organizzazione Antonio Guterres di fare il punto sul programma di riforme, indica la nota del DFAE.

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