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Nuove relazioni sotto il segno della cultura

Venezia ha fatto da cornice al gemellaggio culturale con il Monte Verità di Ascona swissinfo.ch

Tra Ticino e Italia, e in modo particolare il nord Italia, la prossimità culturale e linguistica alimenta una nuova voglia di dialogo e schiude una nuova stagione di collaborazioni.

Non si parla più solo di economia e relazioni commerciali, di cui nessun nega l’importanza, ma anche di cultura, di storia, di somiglianze da riscoprire.

A pochi giorni dalla firma ufficiale (il 3 settembre) del gemellaggio culturale tra Venezia e il Monte Verità di Ascona, di cui il direttore Claudio Rossetti lo scorso mese di luglio ci aveva parlato con entusiasmo, è tempo di riscoprire i primi frutti raccolti nella rete delle nuove collaborazioni che avvicinano Lugano a Milano, Locarno a Milano e Venezia.

La cultura come richiamo per il turismo

Collaborazioni che non si muovono solo sull’onda dell’utopia – tanto cara a Claudio Rossetti che lo scorso 27 agosto è salpato da Locarno raggiungendo Venezia in barca lungo la via fluviale (nota anche come idrovia), che oggi le due città vogliono rilanciare – ma che sulla terra ferma della concretezza intendono costruire progetti.

“Con Venezia intendiamo promuovere iniziative concrete – ci aveva detto Rossetti – nel campo della cultura e del turismo. Il gemellaggio costituisce il punto di partenza di un progetto che, grazie alle sue future iniziative, rappresenta anche uno strumento in favore del turismo culturale. È per questa ragione che il Cantone Ticino, Ticino Turismo e Lago Maggiore Turismo hanno deciso di sostenerci”.

L’idea di considerare la cultura come una risorsa di rilancio, si inserisce perfettamente negli orientamenti auspicati dal presidente di Ticino Turismo Marco Solari, che vede nel Locarnese un polo in cui sviluppare, con coerenza, un turismo di tipo congressuale e culturale facendo leva sulle potenzialità del territorio.

Il rivellino di Leonardo rilancia il dialogo

Un territorio che, recentemente, ha scoperto di essere erede di un patrimonio di rilevanza mondiale. Alludiamo al rivellino, il baluardo difensivo del Castello Visconteo di Locarno attribuito nella misura del 98% al genio toscano Leonardo da Vinci.

È curioso constatare che il futuro delle relazioni tra Ticino e Lombardia ripartano proprio da quel passato piuttosto lontano: la scoperta del rivellino sembra aver ridato nuova luce alla consapevolezza delle proprie radici storiche, composte anche di identità comuni tra Ticino e Lombardia.

La sindaca di Milano Letizia Moratti, sulle rive del Verbano in occasione del Festival internazionale del film di Locarno, ha confidato alla sindaca di Locarno Carla Speziali di considerare il rivellino una delle carte da giocare per permettere a Milano di aggiudicarsi l’ospitalità dell’Expo 2015 e spuntarla sulla città turca di Smirne.

Sul valore del manufatto leonardesco del Castello Visconteo, concorda anche il ministro italiano dei beni culturali Francesco Rutelli, che a Locarno ha confermato l’interesse italiano, assicurando piena collaborazione nell’opera di valorizzazione.

Dichiarazione di impegni e volontà di sinergie si sviluppano anche attorno all’idrovia che collega Locarno-Milano-Venezia, attraverso il Lago Maggiore, i fiumi Ticino e Po. Un progetto che da qualche anno è stato riscoperto e poi riproposto verificandone la percorribilità con una serie di discese. L’idrovia commerciale Locarno-Venezia risale alla prima metà del 1800, quando Napoleone prima e strateghi austriaci successivamente, compresero l’importanza di ultimare la serie di canali per rendere agibile la navigazione.

Lugano e Milano unite per l’ Expo 2015

Hanno il vento in poppa le relazioni tra la grande Lugano e la metropoli lombarda, che nel mese di maggio hanno firmato un protocollo di cooperazione per veleggiare in modo costruttivo verso il futuro. Verso l’esposizione universale del 2015 che Milano spera di organizzare e a cui Lugano ha apertamente assicurato il sostegno.

“Intendiamo coinvolgere il Cantone e più in generale la Svizzera. Vogliamo sensibilizzare Berna – aveva spiegato alla stampa il segretario comunale della città sul Ceresio Mauro Delorenzi – sull’importanza che l’evento può avere sull’intera regione per le sue potenziali ricadute. Il progetto è entusiasmante, Lugano vuole dunque essere pronta”. E si capisce: si calcola un indotto turistico di 7 miliardi di euro (oltre 11 miliardi di franchi).

Nella prospettiva dell’elezione di Milano quale centro ospitante l’Expo 2015, le due città si sono pertanto impegnate a favorire la cooperazione in ambito economico attraverso la promozione di un marketing congiunto, con pertinenza alla zona dei Laghi.

Se l’Expo 2015 rappresenta indubbiamente l’orizzonte più ambizioso e prestigioso, Milano e Lugano – che condividono una medesima realtà territoriale e quindi problemi comuni – intendono sviluppare la loro collaborazione in più settori e a diversi livelli.

L’accordo firmato tra le due città verte infatti su diversi temi: dalla formazione accademica agli scambi culturali, dal settore fieristico a quello economico e commerciale, senza dimenticare il ruolo cruciale dei trasporti (assi ferroviari, collaborazione tra aeroporti) per la promozione dei rapporti tra i due paesi.

swissinfo, Françoise Gehring, Lugano e Locarno

Il 3 settembre, presso lo Spazio culturale svizzero di Venezia, la Fondazione Monte Verità e la città di Venezia hanno siglato un gemellaggio culturale con l’obiettivo di promuovere una serie di iniziative a carattere culturale e turistico.

Lo scorso 30 maggio Lugano e Milano hanno invece firmato, a Palazzo Marino (sede del Municipio milanese), un vero e proprio protocollo di intesa per segnare una concreta alleanza strategica tra le due città.

Il Monte Verità ha siglato il 3 settembre 2007 un gemellaggio culturale con la città di Venezia. L”iniziativa, rientra nel progetto di rilancio e apertura culturale della “collina delle utopie”.

Il gemellaggio rappresenta il punto di partenza di un progetto che, grazie alle sue future iniziative, rappresenta anche uno strumento in favore del turismo cultuale.

Il Monte Verità, centro conosciuto da oltre cent’anni a nord delle Alpi, ora avrà anche un “accesso” al mare. Questa maggiore visibilità rappresenta un’occasione unica per l’intera regione.

Milano batterà la città turca di Smirne nella corsa all’assegnazione dell’esposizione universale? La risposta è attesa nel mese di marzo del 2008. Intanto lo scorso 31 agosto la metropoli lombarda ha consegnato il proprio dossier di candidatura al “Bureau d’exposition international”.

Il tema scelto per l’Expo 2015 è “Nutrire il pianeta, energia per la vita”. Un tema su cui si innestano la dimensione della cooperazione, della solidarietà, della sicurezza, della qualità alimentare e della biodiversità.

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