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Maltempo in Italia, da allarme rosso al Sud

Strada con alberi sradicati sull asfalto; sulla sx un escavatrice, sulla dx un veicolo dei Vigili del Fuoco
Un intervento dei Vigili del Fuoco a Messina, dove in giornata anche i collegamenti sullo Stretto sono stati sospesi. Keystone / Carmelo Imbesi

Forti piogge, venti e alluvioni sferzano l'Italia. Martedì è stata una giornata da allerta rossa in Basilicata e Sicilia, con ingenti danni anche in Calabria e Puglia. Il maltempo ha interessato in tutto una dozzina di regioni. Sospesi o parzialmente sospesi i collegamenti via mare con le isole Eolie, nello stretto di Messina, verso le isole Tremiti e nel golfo di Napoli.

Nella notte, una tromba d’aria ha colpito il Metapontino, ovvero l’area della Basilicata che si affaccia sul Mar Ionio. La caduta di alberi e pali dell’illuminazione pubblica hanno reso necessari una cinquantina di interventi dei Vigili del fuoco. Alcuni tetti sono stati danneggiati. La pioggia intensa ha causato uno smottamento su una strada provinciale e in diversi Comuni le scuole sono rimaste chiuse da lunedì.

Sono allagati il centro storico e i Sassi di Matera, città simbolo della Regione, dove le antiche strade si sono trasformate in torrenti e acqua e fango sono entrate anche ai piani inferiori delle abitazioni. La Protezione Civile rimarrà in allerta almeno fino a mercoledì notte.

In Sicilia, le isole Eolie sono isolate da lunedì pomeriggio per il forte vento di scirocco. Aliscafi e traghetti sono rimasti fermi, bloccando nel porto di Milazzo i tanti pendolari che normalmente si recano nell’arcipelago per lavoro, nonché camion di derrate alimentari. La pioggia torrenziale caduta sull’isola ha provocato un colamento di pomice arrivato a valle fino a Canneto, sull’isola di Lipari.

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La costa ionica della Calabria è stata investita all’alba da violenti temporali e forti raffiche di vento, che hanno provocato allagamenti di strade e scantinati, cadute di alberi, insegne, pezzi di tetto e canne fumarie. Numerosi gli interventi dei Vigili del fuoco. Le intense piogge hanno fatto registrare precipitazioni fino a 170 millimetri in 12 ore e i venti hanno superato i 113 chilometri orari.

Nel Crotonese, si segnala il ferimento al volto di un uomo che cercava di chiudere una finestra aperta dal ciclone. Alcuni automobilisti sono stati bloccati dal fango e poi soccorsi da carabinieri e polizia municipale, su una strada provinciale. Diffusi i danni ad auto in sosta o vetri di abitazioni.

In tutto il Sud, segnala Coldiretti, i raccolti autunnali sono stati duramente danneggiati a macchia di leopardo a causa di alberi abbattuti, serre divelte dal vento, olive cadute a terra e campi allagati.

Turisti vestiti per freddo e pioggia camminano su una passerella elevata sopra l acqua; sul fondo, San Marco a Venezia
Basilica di San Marco allagata a Venezia, è successo solo cinque volte nella storia (di cui tre negli ultimi 20 anni) Keystone / Andrea Merola

A Venezia, l’alta marea aveva già raggiunto alle 8 di martedì il livello di un metro sopra il medio mare. Il picco sulla laguna si è toccato a metà mattinata con 127 centrimetri, secondo quanto si è appreso dal Centro maree del Comune. In città, sono stati chiusi martedì, e lo resteranno mercoledì, asili nido e scuole dell’infanzia.

Il Veneto, spiegano i meteorologi, è colpito da un doppio sistema di perturbazioni: il picco delle precipitazioni deve ancora arrivare e le temperature sono destinate a scendere, così come il limite delle nevicate.

Immagine di un centro storico con a terra un groviglio di quelle che si capisce essere delle luminarie
Luminarie divelte ad Adelfia, Bari. Keystone / Donato Fasano

In diverse aree della Puglia si segnalano allagamenti, sradicamenti di alberi e disagi alla circolazione. A Barletta un autoarticolato è finito contro il guardrail e nell’impatto la motrice del mezzo si è staccata. A Taranto è caduta in strada un’antenna per la telefonia. Il Salento è stato investito da venti di burrasca e onde alte anche cinque metri.

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Intanto, è ormai pieno inverno sulle Dolomiti e sulle altre montagne dell’Alto Adige, dove durante la notte di mercoledì la neve potrebbe scendere fino al fondovalle. L’avvio ufficiale della stagione sciistica del consorzio dolomitico è il 30 novembre, ma alcuni singoli impianti anticiperanno l’apertura.

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