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Profughi palestinesi, si dimette lo svizzero Pierre Krähenbühl

Pierre Krähenbüh (Unrwa)
Se ne va il contestato commissario generale dell'agenzia delle Nazioni Unite per i palestinesi (Unrwa) Pierre Krähenbüh. Keystone

Lo svizzero Pierre Krähenbühl, commissario generale dell'Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa), ormai da mesi sulla graticola per presunti abusi di potere, si è dimesso con effetto immediato mercoledì.


La decisione, presa poche ore dopo la sua sospensione e la nomina di un nuovo responsabile ad interim da parte del segretario generale Antonio Guterres, sopraggiunge nell’imminenza del rinnovo per tre anni del mandato dell’Unrwa, osteggiato in particolare per motivi politici da Stati Uniti e Israele. 

In un rapporto interno sul funzionamento dell’Unrwa, consegnato in estate al segretario dell’Onu, si parla di cattiva gestione e abusi di potere commessi da un gruppo ristretto di alti dirigenti che avrebbe aggirato i sistemi di controllo delle Nazioni Unite. Il servizio del TG.

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Nel documento vengono citati “gravi abusi etici” tra i quali “atteggiamenti di carattere sessuale inappropriati, nepotismo, ritorsioni, discriminazioni e altri abusi di autorità commessi a fini personali, per reprimere legittime divergenze d’opinione”.

Lo stesso Pierre Krähenbühl avrebbe intrattenuto una controversa relazione con una consigliera nominata nel 2015 dopo una procedura di assunzione “estremamente rapida”, indica il rapporto.

In base ai risultati preliminari dell’indagine vengono però escluse truffe e appropriazioni indebite da parte degli accusati. Per alcuni responsabili Onu però le dimissioni del commissario generale sono tardive. Seguono infatti la revoca, decisa l’anno scorso dagli Stati Uniti, del sostegno finanziario annuo di 300 milioni di dollari, che ha messo in seria difficoltà l’Unrwa.

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