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Chiese svizzere alleate per il soccorso in mare

Vista, sfocata, di giovani uomini di colore su un gommone; in primo piano, salvagente
Il versamento di qualche migliaio di franchi è simbolico. Ma proprio per questo divide fedeli e teologi. RSI-SWI

La Chiesa evangelica riformata della Svizzera (EKS) e la Conferenza dei vescovi svizzeri (CVS) hanno deciso di sostenere l'alleanza di salvataggio dei migranti nel Mediterraneo United4Rescue ("uniti per salvare"). Un impegno preso per lo sgomento di fronte alle migliaia di profughi annegati.

In una notaCollegamento esterno diramata giovedì, la EKS constata “l’assenza di fatto di operazioni di statali soccorso” e giudica quindi necessario rendere possibili quelle civili, come United4Rescue, che è promossa tra gli altri dalla Chiesa protestante di Germania (EKD).

Il ConsiglioCollegamento esterno (organo esecutivo) della Chiesa evangelica riformata ha deciso di versare all’alleanza un “contributo finanziario simbolico” (alcune migliaia di franchi). La EKS, di United4Rescue, appoggia appieno i quattro obiettivi: il diritto al soccorso in mare, porti sicuri, eque procedure d’asilo e, per gli operatori, la decriminalizzazione del salvataggio in mare.

Quasi 1’300 persone sono morte annegate nel Mediterraneo nel 2019 cercando di raggiungere l’Europa. L’organizzazione tedesca sta cercando di acquistare un’imbarcazione per effettuare gli interventi di salvataggio.

L’azione è stata coordinata con il Presidio della Conferenza dei vescovi (presidente, vicepresidente e un terzo vescovo tra gli undici che compongono la CVS), che ha donato 10’000 franchi.

“Da cristiani non possiamo chiudere gli occhi e aspettare che qualcuno trovi una soluzione mentre le persone continuano a morire in mare”, ha dichiarato Encarnación Berger-Lobato, portavoce della Conferenza, in riferimento a chi critica le operazioni di soccorso delle ONG perché alimenterebbero il gioco dei passatori.

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Tutti i profughi in balia del mare, che fuggano dalla guerra, la povertà o dai cambiamenti climatici, indica il comunicato della EKS, vanno soccorsi. La Chiesa riformata si impegna inoltre per i profughi giunti in Europa e denuncia le “condizioni indegne che regnano nei campi più che sovraffollati”.

Sostegno finanziario sarà accordato a progetti di aiuto ai rifugiati in Grecia realizzati da Chiese riformate.

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