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Migranti: Sommaruga a Bruxelles per parlare di rimpatrio volontario

Simonetta Sommaruga discute coi ministri UE a Bruxelles KEYSTONE/AP/VIRGINIA MAYO sda-ats

(Keystone-ATS) La consigliera federale Simonetta Sommaruga ha partecipato oggi a Bruxelles alla riunione dei ministri dell’interno dell’UE. Al centro delle discussioni il rafforzamento della politica di rimpatrio dei migranti e la lotta contro il terrorismo.

Un sistema d’asilo credibile deve proteggere tutte le persone che ne hanno bisogno, ha spiegato all’ats la responsabile del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) a margine della riunione. Deve inoltre consentire di rimpatriare le persone che non necessitano di protezione, ha aggiunto la Sommaruga.

Nel corso dell’incontro la ministra della giustizia elvetica ha illustrato ai suoi omologhi europei “le misure prese dalla Svizzera, in particolare per quanto riguarda il rimpatrio volontario”. Secondo la consigliera federale, le partenze volontarie sono preferibili a un approccio coercitivo e vanno opportunamente incoraggiate, come sta facendo la Confederazione nel quadro delle nuove procedure d’asilo. La Sommaruga ritiene che in questo ambito Berna possa “proporre qualcosa all’Europa”.

Nel 2014, la Svizzera ha istituito il centro federale di Zurigo dove sono testate le procedure accelerate. Stando a informazioni del marzo 2016 da parte della Segreteria di Stato della migrazione (SEM) i rientri volontari sarebbero tre volte superiori per il centro di Zurigo rispetto alla procedura normale.

Radicalizzazione ed estremismo

All’ordine del giorno vi erano anche le misure contro il radicalismo e l’estremismo violento. Secondo la consigliera federale, il metodo migliore per contrastare questi fenomeni è di attivarsi ancor prima che intervengano polizia e autorità inquirenti.

In Svizzera, ha spiegato la Sommaruga, si sta elaborando un piano d’azione che coinvolge Confederazione, Cantoni e Comuni. La responsabile del DFGP ha inoltre accolto con favore la proposta tedesca di trasformare in un centro UE, e quindi rafforzare, l’attuale Radicalisation Awareness Network utilizzata per lo scambio di informazioni tra gli esperti.

Incontro con il ministro greco

A margine della riunione a Bruxelles, la Sommaruga ha incontrato pure il ministro greco per le politiche migratorie Ioannis Mouzalas, al fine di parlare della situazione nel Paese ellenico. La consigliera federale ha avuto modo di conoscere meglio le condizioni dei rifugiati e dei migranti in Grecia e di discutere del sostegno finanziario offerto da Berna ad Atene.

La Svizzera partecipa al programma dell’Unione europea di ricollocazione dei rifugiati dalla Grecia e dall’Italia. Finora, la Confederazione ha accolto 471 richiedenti asilo in provenienza dalla vicina Penisola e 78 in provenienza dalla Grecia. La Sommaruga ha ricordato che Berna manterrà le sue promesse in fatto di ricollocazione dei rifugiati. È previsto che in Svizzera arrivino in totale 1500 persone.

A Bruxelles, la responsabile del DFGP era accompagnata dal consigliere di Stato ginevrino Pierre Maudet, in qualità di rappresentante della Conferenza dei direttori cantonali di giustizia e polizia, nonché dal comandante del Corpo delle guardie di confine Jürg Noth.

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