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Messico: cannibalismo come prova di iniziazione a narcobanda

(Keystone-ATS) Le giovani reclute del Cartello Jalisco Nueva Generacion, una delle più spietate bande di narcotrafficanti messicani, sono obbligate a mangiare carne delle vittime delle loro esecuzioni come prova di iniziazione.

La macabra notizia, anticipata nelle settimane scorse dai media locali, è stata confermata da Fernando Valenzuela Pernas, Procuratore dello stato di Tabasco, nel sudest del paese.

Tutto è partito dall’inchiesta sull’esecuzione di cinque persone in un’officina meccanica a Villahermosa, capitale dello Stato: i cadaveri trovati nello stabilimento erano stati decapitati e smembrati. Dodici membri del Cartello sono stati arrestati per la strage, fra i quali due minorenni, di 16 e 17 anni.

I ragazzi hanno raccontato che dopo un’esecuzione, erano stati obbligati a mangiare carne delle loro vittime, fornendo dettagli su un caso particolare, poi confermato dalle autorità in base al ritrovamento di un altro corpo smembrato nei dintorni di Nacajuca, un’altra località di Tabasco.

Il Cartello Jalisco Nueva Generacion, come molte narcobande messicane, è nato come gruppo di fuoco di un’altra organizzazione, il Cartello di Sinaloa, ma da sette anni è diventato autonomo, ed è considerato uno dei più agguerriti e pericolosi nel paese.

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