La televisione svizzera per l’Italia

Un miliardo per la cultura e sostegno al cinema svizzero

Quasi un miliardo (942,8 milioni di franchi per la precisione) per la promozione della cultura nel quadriennio 2021-2024, in particolare nell’ambito della digitalizzazione in atto.

Contenuto esterno

È quanto prevede il messaggio governativo illustrato martedì a Berna dal consigliere federale Alain Berset. Partecipazione, coesione sociale, creazione e innovazione sono gli assi d’intervento ritenuti prioritari e che, secondo le parole del titolare del Dipartimento dell’interno, saranno rafforzati.

Tra le novità principali vi sono misure riservate a una realtà del tutto inesistente una ventina di anni fa: le piattaforme online, come Netflix, stanno infatti riscuotendo un crescente successo, tanto da rivoluzionare il mercato audiovisivo. E Berna intende sfruttare questo nuovo canale per promuovere il cinema elvetico.

Per coloro che non intendono investire direttamente in questo ambito è prevista un’alternativa: i nuovi soggetti attivi nella distribuzione di film e serie su internet saranno chiamati a finanziare le produzioni domestiche, come già fanno le televisioni (SSR), attraverso le tasse.

In particolare il messaggio governativo prevede un’aliquota del 4% sulla cifra d’affari che sarà destinata alla cinematografia svizzera. Provvedimenti analoghi sono contenuti in una direttiva europea che i Ventotto saranno chiamati ad applicare nei prossimi anni.

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR