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Lugano, “giardino del mondo”

Ai visitatori e alle delegazioni di Expo 2015, si presenterà come una città verde, efficiente e sicura

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Sfruttare la risonanza di Expo 2015 per far conoscere Lugano, senza spendere un franco in più. È questo l’obiettivo dei due progetti ‘Lugano giardino del mondo’ e ‘The great place to live and work’, che mirano ad attirare in Città i visitatori di Expo, rispettivamente portarvi le delegazioni dei Paesi partecipanti perché prendano contatto con la realtà economico-imprenditoriale e valutino di stabilirsi a Lugano durante l’Esposizione.

L’idea, ha spiegato il sindaco Marco Borradori nella presentazione del 28 aprile, non è appunto stanziare fondi extra (si spenderà soltanto il denaro già a preventivo per i Servizi coinvolti) bensì reimpostare e coordinare il lavoro dei prossimi due anni.

‘Lugano giardino del mondo’, ad esempio, non prevede la creazione di nuovi spazi verdi ma la valorizzazione concertata di quelli già esistenti (parchi, aiuole, rotonde), la posa di piccoli giardini mobili a piazze e vie, interventi di arte urbana. È prevista la collaborazione con USI e SUPSI, il WWF, le aziende del settore verde.

I contatti con i maggiori tour operator, riferisce il coordinatore Turismo ed Eventi Claudio Chiapparino, sono già stati presi: Lugano offrirà dei pacchetti ad hoc ed estenderà la stagione turistica.

Quanto all’aggancio delle delegazioni, si potrà collaborare con la stessa organizzazione di Expo “che cerca partner seri e affidabili perché da sola non può fare tutto”, assicura Borradori. Intanto, il Segretario generale Mauro Delorenzi spiega che la Città andrà “a cercare gli attori dell’economia che vogliano contattare i pari grado di altri paesi”, chiederà insomma “alla piazza di prepararsi”, perché il compito di un Comune è anche sostenere e creare le condizioni quadro per la crescita economica.

A tutti, visitatori e delegazioni, Lugano vuole mostrare “le sue eccellenze in campo scientifico, culturale e sanitario”, ha detto ancora Borradori, e “far vedere che qui si può vivere bene e in sicurezza”.

‘Lugano giardino del mondo’ e ‘The great place to live and work’ si realizzeranno con o senza contributo del Cantone (contro il credito da 3,5 milioni di franchi per Expo è stato lanciato un referendum). La Città rinuncia invece a ‘Bello come il pane’, un’esposizione di circa 150 opere d’arte legate al tema dell’alimentazione, che sarebbe costata 6-700’000 franchi.

Rino Scarcelli

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