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Lo spettacolo dei superlativi

Ron Wood (dietro) e Mick Jagger, attesi da 70'000 fans a Dübendorf Keystone

I Rolling Stones suonano sabato nell'aerodromo militare di Dübendorf, nei pressi di Zurigo. Il più grande concerto mai visto in Svizzera.

Niente di anormale. Le “pietre rotolanti” sono considerate il più grande gruppo rock del mondo. Grazie ad un ministro elvetico, per il loro 11esimo concerto svizzero hanno trovato uno spazio a loro (dis)misura.

Che dire di nuovo sugli Stones dopo 45 anni di carriera? Perlomeno questo: la Svizzera continua ad amarli molto.

Si deve nientemeno che a Samuel Schmid, ministro della difesa e dello sport, se la Confederazione ha messo a disposizione per la prima volta un sito militare per il concerto di un gruppo rock.

Dopo il concerto del 2003 a Zurigo, quando a vedere Mick Jagger e compagni accorsero ben 50’000 spettatori, la Svizzera non ha più stadi abbastanza capienti per i Rolling Stones.

Da capogiro

70’000 persone e un budget di 10 milioni di franchi. Per gli Stones è una bagattella, ma per la Svizzera è un evento enorme, pari a due serate al Paléo di Nyon, il più grande festival dell’estate.

“È di sicuro il più grande concerto mai visto in questo paese”, conferma Dano Tamasy, portavoce dell’agenzia Good News, che ha organizzato il concerto.

Una tournée dei Rolling Stones è sempre accompagnata da numeri da capogiro: 80 tir per 1560 tonnellate di materiale, 350 persone per montare un palcoscenico di 62 metri per 27, circondato da due strutture metalliche alte come dei palazzi di tre piani e sormontato da uno schermo di 18 metri per 13.

E dato che lo spettacolo deve continuare, tutto il materiale viaggia in tre esemplari attraverso l’Europa, in modo che per montare il palco in una città non sia necessario attendere che sia smontato in un’altra.

A Dübendorf è stato necessario montare oltretutto le gradinate, gli stand alimentari, le 400 latrine e tutto quanto deve trovarsi nell’area di un concerto e non si trova in un aerodromo militare. Tre settimane di lavoro in tutto.

Lussi e solidarietà

Senza tralasciare le esigenze delle star. Tutt’altro che trascurabili. Un hangar per aerei riconvertito in palazzo, con moquette e soffitti dipinti, mobili personali, guardaroba e decorazioni. Una pista di 50 metri per il riscaldamento di Mick Jagger. Ed un tavolo da biliardo per Ron Wood e Keith Richards, per i quali sarà sospeso il divieto di fumo all’interno degli stabili.

Eh già, a 60 anni non si viaggia più come quando se ne avevamo 25. Tuttavia, per raggiungere il palcoscenico, il gruppo si è “accontentato” di una limousine.

I fans più caldi potranno assistere al concerto da una delle 200 salette VIP installate a lato del palco per …1’500 franchi, “600 dei quali saranno riversati ad opere di beneficenza”, precisa Dano Tamasy.

Fino alla prossima volta?

Per quel che riguarda i brani, sono passati i tempi nei quali Jagger ed i suoi “suonavano i pezzi degli ultimi tre album per promuoverli, oltre a qualche classico”. Gli Stones sono ormai un patrimonio. Ed allora perché trascurare le perle? La scaletta varia leggermente da una sera all’altra, ma molte tra le canzoni più famose risuoneranno a Dübendorf.

“Questa tournée sarà l’ultima …prima delle prossime”, diceva Keith alla vigilia del precedente giro del mondo nel 2002. E questa volta? Per il momento non è stato fatto alcun annuncio. Ma sono in molti a scommettere che, come i bluesmen dei tempi andati, anche gli Stones saranno su un palcoscenico fino al loro ultimo respiro.

E il pubblico li seguirà. Perché il blues se ne frega delle generazioni.

swissinfo, Marc-André Miserez
(traduzione: Andrea Tognina e Marzio Pescia)

Le porte dell’aerodromo di Dübendorf si aprono sabato 5 agosto a mezzogiorno.
Oltre agli Stones, la serata prevede i concerti introduttivi dei Kasabian e degli svizzeri Lovebugs.
Sono previsti 60 treni speciali, che saranno gratuiti per i detentori di biglietti.
Il prezzo dei biglietti “normali” è tra 160 e 300 franchi.

Fino agli anni ’70, la parte essenziale dei guadagni dei Rolling Stones (come quelli dei Beatles) sono finiti nelle tasche dei loro manager. Da allora “i pirati del Rock n’Roll” hanno tuttavia recuperato.

Con il crollo delle vendite di dischi, i grandi gruppi fondano la loro fortuna sulle tournée di concerti. Gli Stones ci riescono meglio di altri.

Secondo la rivista americana Billboard, la tournée mondiale in corso ha generato una cifra d’affari di 180 milioni di franchi nel primo semestre 2006.

Secondo la stampa tedesca e britannica, negli ultimi 20 anni Mick Jagger, Keith Richards e Charlie Watts, i tre membri storici del gruppo, hanno ottenuto dei redditi di 450 milioni di dollari.

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