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Libano: banche rimangono chiuse, cresce tensione sociale

Le banche in Libano rimangono chiuse KEYSTONE/AP/BILAL HUSSEIN sda-ats

(Keystone-ATS) Tutte le filiali delle banche libanesi rimangono chiuse anche domani e fino a data da definire.

Lo ha annunciato oggi l’associazione degli istituti di credito del Libano, affermando di non poter riaprire fino a quando le autorità non presenteranno un piano di sicurezza per proteggere le filiali e gli impiegati da eventuali incidenti.

Da quando sono cominciate le proteste anti-governative nel paese, le banche sono rimaste chiuse per due settimane consecutive. Hanno poi riaperto per alcuni giorni e hanno di nuovo chiuso i battenti una settimana fa: prima, prolungando di un giorno una festività religiosa e, poi, a causa di uno sciopero proclamato dagli impiegati bancari intimoriti dal deterioramento delle condizioni di sicurezza.

Nell’unica settimana di apertura ai primi di novembre, i correntisti hanno affollato gli sportelli e hanno cominciato a ritirare danaro, in dollari, dai loro conti. Le banche avevano già imposto a settembre un razionamento della distribuzione del dollaro ai correntisti. Alla luce di questa nuova prolungata chiusura cresce la tensione sociale ed economica visto che cominciano a scarseggiare i risparmi nelle tasche dei clienti delle banche.

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