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Le automobili «ecologiche» saranno ricompensate

La Toyota Prius, la meno inquinante secondo l'UFAM, viaggia a benzina e ad elettricità Keystone

L'Ufficio federale dell'ambiente ha redatto per la prima volta una lista di circa 6'000 modelli automobilistici, classificati in base al loro bilancio ecologico.

Questi preparativi annunciano la sostituzione, presumibilmente nel 2010, dell’etichetta energetica per i veicoli con un’etichetta ambientale. Un passo che comporterà meno tasse per le vetture più rispettose dell’ambiente.

È il modello “Prius” del fabbricante giapponese Toyota a piazzarsi in cima alla classifica dei veicoli più rispettosi dell’ambiente. Con 76 punti, ottiene la miglior nota tra i 6’000 veicoli del parco automobilistico preso in considerazione dall’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM).

All’estremità opposta della lista – pubblicata dal domenicale NZZ am Sonntag – figura la “Nissan Patrol” con 919 punti.

In generale, dalla lista dell’UFAM emerge che le autovetture di piccola cilindrata funzionanti a benzina o a gas sono le meno inquinanti. I grossi motore diesel, senza eccezione, raccolgono al contario i giudizi peggiori.

«È la prima lista che si basa su un bilancio ecologico completo», ha indicato Adrian Aeschlimann, protavoce dell’UFAM.

Ridurre le emissioni nocive

«La lista fa seguito al piano d’azione contro le polveri fini lanciato nel gennaio 2006 dal ministro dell’ambiente Moritz Leuenberger», segnala l’UFAM in una nota.

Oltre al consumo, l’elenco tiene ugualmente conto di criteri quali le emissioni sonore, la produzione del carburante utilizzato o ancora gli effetti sul clima. Non sono invece considerati la dimensione o il peso del veicolo.

L’obiettivo di questa classifica, scrive l’UFAM, è di incrementare la percentuale di veicoli ad alta efficienza e a bassa emissione di inquinanti sulle strade svizzere.

Meno tasse per le auto più rispettose

Questa tappa si iscrive nel cammino seguito dalla Confederazione in materia di inquinamento stradale, che dovrebbe condurre, presumibilmente nel 2010, all’introduzione di un’«eticchettaAmbiente» al posto dell’attuale «etichettaEnergia».

Il nuovo marchio, rileva l’UFAM, permetterà di «tener conto, oltre del consumo di carburante, anche di altri aspetti ambientali al momento dell’elaborazione delle imposte cantonali sui veicoli a motore o delle tasse federali all’importazione». Al contempo, viene dato un segnale chiaro all’industria automobilistica.

Concretamente, i proprietari di automobili a basso consumo pagheranno meno imposte sul veicolo.

Una versione definitiva della lista, che è oggetto di valutazioni da parte di cantoni, associazioni settoriali e amministrazione federale, dovrebbe essere pubblicata entro la fine del 2008.

Un passo nella direzione giusta

Patrick Eperon, responsabile del settore Politica e Ambiente presso il Touring Club Svizzero, trova la proposta dell’UFAM «interessante».

«La Svizzera non deve però procedere da sola in questa direzione», avverte sulle pagine della NZZ am Sonntag.

Per l’Associazione Traffico e Ambiente si tratta di «un passo nella direzione giusta». In particolare, è positivo voler misurare le emissioni nella loro totalità, senza limitarsi a considerare solamente la dimensione del veicolo.

Toni diversi invece nella reazione di Andreas Burgener, direttore dell’Associazione degli importatori svizzeri, il quale non capisce per quale motivo si debba tener conto anche del rumore. «Tutti sanno che il rivestimento stradale e i pneumatici sono fattori di inquinamento fonici molto maggiori».

swissinfo e agenzie

L’etichettaEnergia è una misura che contribuisce a ridurre il consumo medio di carburante delle nuove automobili.

L’obiettivo fissato dal governo con Auto-svizzera, l’Associazione degli importatori svizzeri di automobili, prevede una riduzione del 3% all’anno, da 8,4 l nel 2000 a 6,4 l/100 km nel 2008.

L’etichetta, da apporre sulla vettura, informa sul consumo di carburante in litri/100km, sulle emissioni di CO2 in g/km e sull’efficienza energetica (del veicolo vuoto).

Il modello meno inquinante è la Prius della Toyota, con 76 punti.

Seguono la Punto 1.2 Bipower e la Panda 1.2 Bipower della Fiat (80 e 81 punti), la Cuore della Daihatsu (82) e la C3 della Citroën (82).

La peggiore secondo l’UFAM è invece la Nissan Patrol Gr 3.0 Dci, con 919 punti.

Presentano un bilancio ecologico poco soddisfacente anche il modello Transit della Ford (858), la T5 di Volkswagen (842) e la Boxer di Peugeot (833).

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