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La notte nella Cappella Sistina

Lavoro minuzioso: ogni canna viene controllata e intonata alla perfezione swissinfo.ch

La Cappella Sistina è uno dei centri liturgici del cattolicesimo e cuore dei Musei vaticani. In questo luogo il costruttore d'organi Hermann Mathis ha terminato l'assemblaggio della sua ultima fatica.

swissinfo ha seguito per una notte l’artigiano nel suo lavoro d’accordatura.

Dopo quasi due anni di preparazione e alcuni mesi di costruzione, il nuovo organo per la Cappella Sistina è arrivato a Roma. Allo strumento è stato assegnato un angolo al lato della navata. Discreto ma elegante, il nuovo strumento ha trovato un suo posto sotto gli affreschi che hanno definito una stagione importante della storia dell’arte.

La cappella, voluta da papa Sisto IV nel 1477, è dedicata a Maria e a decorarla si sono avvicendati i migliori artisti del tempo. Sulle pareti laterali si incontrano quadri affrescati dal Botticelli, dal Perugino, dal Ghirlandaio. Le volte e la parete est, con il Giudizio universale, sono segnate dai capolavori di Michelangelo. Per il costruttore di organi Hermann Mathis e per lo sculture dei fregi lignei Joseph Schibig, è stata una sfida.

Misurarsi con i maestri del passato non è semplice. Ma il corpo dell’organo in noce sembra aver superato la prova. Gli intarsi con foglie d’acanto e ghirlande citano direttamente le decorazioni affrescate, amalgamandosi all’ambiente.

Un’acustica biblica

Durante il giorno la Cappella Sistina è il cuore dei Musei Vaticani. Migliaia di persone vi si accalcano con il naso all’insù per osservare gli affreschi, per stupirsi del miracolo pittorico. Il brusìo è quasi assordante.

Solo verso le sette di sera le ultime visite guidate abbandonano il luogo. Nelle sale del Vaticano tornano la pace e il silenzio. È a quest’ora che Mathis e il suo assistente cominciano il lavoro.

La chiesa vuota rimbomba, ma Mathis non si preoccupa: “Le proporzioni di questa sala le conferiscono un’acustica perfetta”. Si tratta di proporzioni bibliche, in analogia allo storico tempio di Salomone a Gerusalemme; la larghezza corrisponde alla metà dell’altezza e ad un terzo della lunghezza.

Malgrado sia chiamata cappella, la Sistina è – con i suoi 41 metri di lunghezza – grande quanto la maggior parte delle chiese in Svizzera.

Il lavoro notturno

In una settimana l’organo costruito a Näfels è stato montato, pezzo per pezzo. Poi è cominciato il lavoro d’intonazione. Ogni canna è stata calibrata; nota dopo nota, accordo dopo accordo. Ad ogni nuovo tasto e registro il maestro si allontana, raggiunge l’altro angolo della cappella per tastare l’acustica, assicurarsi dell’armonia.

Gli strumenti elettronici aiutano a misurare l’onda acustica, ma sono l’orecchio del professionista e la sua abile mano a dare il tocco finale: le linguette delle canne vengono limate fino alla perfezione. La procedura si ripete per 13 notti; per 787 canne d’organo.

Sono lunghe le ore passate nella Cappella Sistina. Solo verso le sette del mattino i due artigiani abbandonano il luogo. Scendono alla caserma e fanno colazione con le guardie svizzere. Mathis si rallegra ogni volta: “Giovanotti simpatici; molti parlano il tedesco e sono davvero disponibili”.

Il grande giorno

Alla tredicesima notte la stanchezza però si fa sentire. “Abbiamo dormito di giorno per lavorare la notte. Ci si abitua, ma è dura. Oltre alla Cappella Sistina non ho ancora visto niente di Roma”, afferma il giovane assistente.

Ma il lavoro è terminato secondo programma. Non ci sono stati inconvenienti. Tutto è filato liscio. Rimangono ancora alcuni giorni prima dell’inaugurazione per fare i turisti. Il custode della Sistina, che con l’occhio segue il lavoro e con l’orecchio sta appiccicato alla radiolina che trasmette la partita, è soddisfatto: “Uno strumento meraviglioso”.

L’inaugurazione ufficiale è avvenuta il 14 dicembre. Vi hanno partecipato i notabili del Vaticano. Il centro cerimoniale del cattolicesimo, il luogo dove vengono eletti i papi dal conclave ha un nuovo organo che sosterrà la liturgia. Uno strumento fatto per durare dei secoli.

Daniele Papacella, swissinfo, Città del Vaticano

Una settimana per montare l’organo costruito in Svizzera e 13 giorni per dare ad ogni nota la rifinitura necessaria.

In lunghe notti di lavoro i due artigiani svizzeri hanno realizzato un’opera prestigiosa per il Vaticano.

Lo strumento è stato inaugurato ufficialmente il 14 dicembre.

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