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Il numero di persone che soffre la fame potrebbe raddoppiare

bambini davanti a un secchio
La situazione è particolarmente drammatica nello Yemen, in preda a una guerra civile. Copyright 2018 The Associated Press. All Rights Reserved.

A causa dell'impatto economico della pandemia da coronavirus, entro la fine dell'anno 265 milioni di persone nel mondo rischiano di essere confrontate con una crisi alimentare.

A lanciare l’allarme è il Programma alimentare mondiale (PAM). “Senza interventi rapidi […] – si legge in un comunicatoCollegamento esterno diramato martedì dall’agenzia dell’ONU con sede a Roma – 265 milioni di persone si troveranno, nel 2020, ad affrontare un’insicurezza alimentare acuta, un aumento di 130 milioni rispetto ai 135 milioni di persone del 2019″.

A causare questa situazione drammatica sono gli impatti economici legati all’attuale pandemia. “Il COVID-19 è potenzialmente catastrofico per milioni di persone la cui vita è già appesa a un filo – ha dichiarato Arif Husain, capo economista del PAM, citato nella nota. È un colpo micidiale per altri milioni di persone che possono mangiare solo se hanno un’entrata. I blocchi e la recessione economica globale hanno già decimato i loro risparmi. Basta solo un altro shock – come il COVID-19 – per spingerli nel baratro. Dobbiamo agire collettivamente ora per mitigare l’impatto di questa catastrofe globale”.

Dal rapporto 2020Collegamento esterno sulle crisi alimentari, pubblicato pure martedì, emerge che la maggior parte delle persone che l’anno scorso hanno sofferto di insicurezza alimentare acuta vive in paesi colpiti da conflitti (77 milioni), da cambiamenti climatici (34 milioni) e da crisi economiche (24 milioni). I dieci paesi più colpiti sono Yemen, Repubblica Democratica del Congo, Afghanistan, Venezuela, Etiopia, Sudan del Sud, Siria, Sudan, Nigeria e Haiti.

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