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Italia: ballottaggi, crollo Pd. Martina, “ricostruire”

Il "reggente" del Pd Maurizio Martina. Keystone/AP ANSA/ETTORE FERRARI sda-ats

(Keystone-ATS) In Italia il Partito Democratico prende atto della debacle delle comunali e, dopo i risultati dei ballottaggi che segnano la sua netta sconfitta nelle consuete roccheforti come Massa, Pisa, Siena e Terni, comincia a discutere su come provare a ripartire.

L’ex ministro Carlo Calenda è drastico ed apre ad un ‘fronte repubblicano’: “La navigazione a vista sta portando il centrosinistra all’irrilevanza proprio quando l’Italia ne avrebbe più bisogno”, scrive. E aggiunge: “Ripensare tutto: linguaggio, idee, persone, organizzazione. Allargare e coinvolgere su un nuovo manifesto. Andare oltre il Pd. Subito!”.

Sì ad un ripensamento, no al superamento del partito è invece la posizione del segretario ad interim (“reggente”) Maurizio Martina. “Sono d’accordo sul ripensamento complessivo – afferma -, abbiamo tanto da cambiare nei linguaggi e nelle idee ma non sono d’accordo sul superamento del Pd. Credo nella ricostruzione di un campo progressista, democratico di centrosinistra con un Partito democratico rinnovato al centro”.

La tornata elettorale appena conclusa registra un netto successo del centrodestra, trainato dalla Lega che si conferma anche nei ballottaggi la prima forza della coalizione. Il centrosinistra viene travolto in Toscana e in Emilia. In particolare, un vero e proprio ribaltone è quello avvenuto in Toscana, dove Pisa, Siena e Massa passano in blocco al centrodestra. I Cinque Stelle si affermano ad Avellino e Imola ma perdono Ragusa.

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