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Intesa per il contratto dell’edilizia

Firmato il protocollo di intesa tra impresari costruttori e sindacati

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Firmato stamane il protocollo di intesa nel settore dell’edilizia e del genio civile per il rinnovo del contratto collettivo di lavoro a livello ticinese. Sezione ticinese della Società impresari costruttori e sindacani Ocst e Unia sono uniti nella lotta contro gli abusi nel settore delle costruzioni, la malaedilizia e la concorrenza sleale.

Il documento che servirà per redigere il nuovo ccl cantonale in vigore a gennaio per la durata di due anni prevede – tra i dieci punti – la lotta al ricorso indiscriminato di lavoratori a prestito da parte delle agenzie interinali. Per questa ragione sono stati fissati dei limiti come accade nelle commesse pubbliche ma che riguarderanno anche gli appalti privati. Per cantieri sino a cinque operai si potrà disporre al massimo di un lavoratori interinale, dove vengono occupate da 6 a 10 persone al massimo due e oltre a 11 operai si potra impiegare manodopera interinale per un massimo del 20%.Insomma il partenariato sociale sembra aver dichiarato guerra all’uso indiscriminato di manodopera a prestito.

Il protocollo prevede inoltre la proibizione del lavoro su chiamata senza un minimo di ore garantito; non ammette i contratti a tempo parziale a meno che non siano autorizzati dalla commissione paritetica cantonale. E questo per impedire contratti fittizi spesso difficile da dimostrare. Previsto anche il blocco dei cantieri da parte della stessa commissione per gravi inadempienze come il mancato versamento degli oneri sociali. La maggior parte delle imprese ticinesi opera correttamente -è stato detto -ma preoccupa l’imbarbarimento del settore non solo dovuto alla concorrenza estera.

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