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La motonautica perde una sua leggenda

soccorritori all opera in mare
Per il pilota brianzolo e altri due componenti dell'equipaggio non c'è stato nulla da fare. Keystone / Italian Firefighters

Il pluricampione di motonautica italiano Fabio Buzzi, 76 anni, e altri due piloti, inglesi, sono morti martedì sera a Venezia schiantandosi su una diga con una potente imbarcazione offshore, con cui stavano tentato il record sulla tratta Montecarlo-Venezia.

Il bolide di Buzzi, pilota brianzolo leggenda della motonautica, amministratore delegato di FB Design, che aveva fondato nel 1971, è finito a forte velocità contro la ‘lunata’ del Lido, ovvero una diga frangiflutti, fatta di grossi massi calati sul fondale.

L’impatto è stato tale, hanno riferito alcuni testimoni, che la barca ha saltato completamente la lunata, e impennandosi è finita in acqua dalla parte opposta dalla diga, inabissandosi. Oltre a Buzzi e ai due piloti inglesi (di cui non si conoscono per ora i nomi), nell’incidente è rimasto ferito un quarto componente dell’equipaggio, l’italiano Mario Invernizzi, ora in ospedale.

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Lo scafo era partito da Montecarlo verso le 11 del mattino di lunedì – nella traversata è prevista una sosta, a cronometri fermi per il rifornimento carburante – e stava per arrivare al traguardo quando è avvenuto l’incidente. È possibile che Buzzi stesse per battere il suo stesso record sul percorso, intorno alle 23 ore. Ma qualcosa è andato storto nell’ultimo tratto di navigazione, e c’è stato lo schianto.

Il potente scafo, lungo una ventina di metri e con motori che consentono di raggiungere velocità anche di 70 nodi (circa 130 km/h), era stato progettato dallo stesso Buzzi, come avveniva sempre per le imbarcazioni che poi pilotava. Pluricampione mondiale, Buzzi aveva stabilito nel marzo 2018 il record assoluto di velocità nella motonautica, raggiungendo in tre punti della prova i 277,5 Km/h, pari a quasi 150 nodi.

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