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Impeachment: Schiff, da Trump comportamenti che giustificano

George Kent (a sinistra) e William Taylor giurano prima di testimoniare davanti alla Commisisone d'intelligence della Camera americana. Keystone/AP/ANDREW HARNIK sda-ats

(Keystone-ATS) Il presidente Donald Trump si è macchiato di comportamenti che giustificano il suo impeachment: lo ha detto il presidente della Commissione d’intelligence della Camera americana Adam Schiff aprendo la seduta per le prime testimonianze pubbliche nell’indagine su Trump.

“È stato messo in piedi uno schema per legare atti ufficiali o l’erogazione di aiuti all’ottenimento di benefici politici personali”, ha detto Schiff, sottolineando come Trump ha rilasciato gli aiuti all’Ucraina solo dopo che il Congresso ha avviato l’indagine per l’impeachment.

Schiff ha poi sostenuto che nell’indagine della Camera “mancano ancora pezzi importanti perché il presidente impedisce ad alcuni testimoni di presentarsi”.

Il vice assistente del segretario di Stato americano, George Kent, che ha aperto la prima deposizione pubblica, ha detto che fu “allarmato” dagli sforzi di Rudy Giuliani, l’avvocato personale del presidente, di “architettare indagini politicamente motivate” contro i Biden, che a suo avviso portarono al siluramento dell’ambasciatrice americana a Kiev Marie Yovanovitch e “minarono gli interessi nazionali americano e ucraino danneggiando le relazioni bilaterali”.

Kent ha aggiunto che la campagna di Giuliani era basata su “false informazioni” di “ex procuratori corrotti” che cercavano solo di “vendicarsi di coloro che avevano rivelato i loro misfatti, tra cui diplomatici americani”.

Poi Kent ha affermato che nel febbraio del 2015 sollevò il possibile conflitto di interesse rappresentato dal fatto che il figlio dell’allora vicepresidente Joe Biden, Hunter Biden, sedesse nel board della società energetica ucraina Burisma ma ha respinto l’ipotesi, ventilata da Donald Trump e dai repubblicani, di una qualche corruzione: “non sono stato testimone di alcuno sforzo da parte di dirigenti Usa di proteggere Burisma”.

Da parte sua Bill Taylor, ex ambasciatore americano ad interim a Kiev, ha rivelato che recentemente uno dei suoi collaboratori gli ha riferito di aver sentito una telefonata tra Donald Trump e l’ambasciatore americano presso l’Ue Gordon Sondland in cui il presidente chiedeva conto delle “indagini” e il diplomatico gli rispondeva che Kiev era pronta ad andare avanti.

L’ex ambasciatore ha poi dichiarato che Sondland gli disse che “tutto” ciò che voleva Kiev, inclusi una visita alla Casa Bianca e gli aiuti militari americani, dipendeva dall’annuncio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky dell’apertura di un’indagine contro i Biden. Taylor gli disse che era “folle” bloccare gli aiuti in cambio di un aiuto per la campagna elettorale.

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