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Bruciano i boschi nel Locarnese e in Val Vigezzo

L'incendio in Val Cannobina, scoppiato durante le feste pasquali, è ora sotto controllo. Nel frattempo altri due incedi preoccupano la zona: uno nel Locarnese, sopra il comune di Gordola e l'altro in Val Vigezzo dove il fuoco sta devastando i boschi di Re. 

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Si continua a lottare contro le fiamme a Gordola, in seguito all’incendio che si è scatenato nel pomeriggio di martedì. I pompieri sono impegnati lungo un fronte discosto che rende ancora più difficoltosi gli interventi di spegnimento. Dalle prime luci dell’alba gli elicotteri sono di nuovo in azione. Quattro velivoli, tra cui un Super Puma, sono infatti operativi insieme a una ventina di militi nei boschi per domare le fiamme.

Il rogo, alimentato dal vento, si è spostato prima verso Bellinzona, per poi cambiare direzione e tornare verso la Valle Verzasca. Stando a una prima stima sono almenodieci gli ettari di superficie boschiva inceneriti.

La polizia cantonale invita tutti gli abitanti che risiedono nella zona che comprende Via Gaggiole, Via Mulini, Via Cecchino e Via Montecucco di tenere porte e finestre ben chiuse a causa del denso fumo. Le autorità precisano chenon c’è pericolo per la popolazione. Sono inoltre da prevedere stamani chiusure di strade per favorire le operazioni di spegnimento delle fiamme fino a nuovo avviso.

Val Vigezzo in fiamme

L’incendio che sta distruggendo i boschi di Re, in Val Vigezzo, non è ancora stato domato. “Un elicottero, dalle 8.45 di questa mattina (mercoledì), sta svolgendo le operazioni di spegnimento. Il rogo non vuole fermarsi a causa del forte vento ancora presente in quota”, ha sostenuto Oreste Pastore, sindaco di Re.

Le fiamme si stanno avvicinando verso il confine svizzero. Secondo nostre fonti, infatti, il fronte dell’incendio si troverebbe a poco più di 500 metri dal Ticino. I pompieri di Locarno stanno infatti ripristinando, a titolo cautelare, una vecchia linea taglia fuoco per fermare l’eventuale avanzata dell’incendio. “La zona è impervia, gli uomini non possono lavorare a pieno regime e inoltre la loro sicurezza non è garantita”, prosegue Pastore, che non esclude la negligenza di un escursionista all’origine del rogo.

Si attende anche l’arrivo di un aereo Canadair, ora impegnato a tenere sotto controllo i focolai presenti nella Val Cannobina.

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