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Hong Kong, ora la governatrice Lam apre al dialogo

La governatrice Carrie Lam KEYSTONE/EPA/JEROME FAVRE sda-ats

(Keystone-ATS) C’è voluta la mega manifestazione pacifica di domenica con 1,7 milioni di persone per spingere la governatrice di Hong Kong Carrie Lam a fare una timida apertura agli attivisti scesi due mesi e mezzo fa in piazza contro la riforma di legge sulle estradizioni in Cina.

Lam ha annunciato il lancio di una “piattaforma di dialogo” coi rappresentanti di ogni estrazione sociale e politica per risolvere le differenze.

C’è l’impegno a dare risposte alle accuse sulla brutalità della polizia, mentre sulla contestata legge non c’è il ritiro formale perché “è morta e non c’è alcun piano per riesumarla”.

Quanto basta per scatenare la delusione degli attivisti che l’hanno accusata di ripetere “un vecchio inganno” e di ordire una “trappola”: la bocciatura senza appello è del Civil Human Rights Front, il gruppo delle grandi mobilitazioni di massa.

“Spero che la marcia pacifica di domenica sia solo l’inizio del ritorno della società alla tranquillità, lontana dalla violenza”, ha detto Lam in una conferenza stampa, prima della riunione settimanale dell’esecutivo.

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