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Gli utili della lotteria sono spesi davvero per la pubblica utilità?

I giochi della lotteria hanno fatto, nel 2019, ventisette nuovi milionari in Svizzera, ma naturalmente a guadagnarci di più sono le casse cantonali. Gli utili sono utilizzati interamente per progetti di pubblica utilità nel campo della cultura, la socialità e lo sport. Ma leggendo i risultati di uno studio realizzato nella Svizzera tedesca, c'è chi ha cominciato a porsi domande su come questi soldi siano effettivamente spesi.

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L’offerta di giochi di lotteria a numeri (Lotto svizzero, Euro Millions) è garantita dalla Lotteria Intercantonale Swisslos, società cooperativa i cui soci sono i cantoni della Svizzera tedesca e del Ticino, e dalla Loterie romande, per la Svizzera francofona. 

50 anni di Lotto

Dalla sua introduzione, 50 anni or sono, il Lotto svizzero ha fatto 962 milionari. 

La prima estrazione è avvenuta il 10 gennaio del 1970. Ci sono voluti circa 9 anni prima che qualcuno diventasse milionario e si aggiudicasse 1,67 milioni di franchi.

Grazie ai loro giochi sono diventate milionarie nel 2019 ventisette persone. La vincita più grande è stata di 35,1 milioni di franchi in aprile. In totale i giocatori del lotto svizzero hanno portato a casa 190 milioni. 

A guadagnare di più grazie alle schedine sono però le cooperative stesse e quindi, di conseguenza, i cantoni. 

L’utile netto derivante da questi prodotti si aggira sui 400 milioni di franchi all’anno ed è interamente destinato a progetti di pubblica utilità nei settori cultura, sport, natura e sociale.

Uno studio realizzato nella svizzera tedesca ha preso in esame 28’000 dei versamenti fatti negli ultimi anni (non è stato preso in considerazione il settore dello sport) e quanto emerso ha fatto storcere un po’ il naso ad alcuni esponenti del mondo politico. 

Questo è successo ad esempio a San Gallo, il cui teatro è stato il più grande beneficiario dei fondi provenienti dalle lotterie. In cinque anni ha incassato 39 milioni. 

C’è chi ritiene che questo denaro debba essere usato altrove, chi pensa che anziché i “colossi” della cultura (grandi teatri e musei) dovrebbero essere maggiormente ricompensate le piccole realtà.

Sembra che ovunque vadano a finire questi soldi, ci sarà sempre qualche scontento. Secondo il parlamentare Eric Nussbaumer, interpellato dalla Radiotelevisione svizzera, bisognerebbe definire in modo più preciso cosa voglia dire “utilità pubblica”, una discussione che potrebbe rivelarsi molto complessa.  

Ma come viene utilizzato il denaro in Ticino, uno dei cantoni che ne guadagna di più in questo modo? Scopriamolo nel prossimo servizio.

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