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L’Algeria si sveglia senza Bouteflika

ragazza con una bandiera algerina
Da ormai sei settimane centinaia di migliaia di algerini reclamano la partenza di Bouteflika. Martedì sera hanno potuto festeggiare. Keystone / Mohamed Messara

Dopo oltre un mese di proteste di piazza e dopo essere stato scaricato dall'esercito, il presidente algerino Abdelaziz Bouteflika ha annunciato martedì sera le sue dimissioni dopo 20 anni passati alla testa del paese.

Migliaia di persone si sono riversate nelle strade d’Algeri dopo l’annuncio che Bouteflika aveva consegnato la sua lettera di dimissioni al Consiglio costituzionale.

Nelle immagini diffuse dalla televisione nazionale, si può vedere un presidente visibilmente stanco, seduto su una sedia a rotelle, che dà la lettera al presidente del Consiglio Tayeb Belaïz.

Questa decisione “intende contribuire ad appagare il cuore e la mente dei miei compatrioti, per consentire loro di proiettare assieme l’Algeria verso il futuro migliore a cui legittimamente aspirano”, spiega il capo di Stato nella sua missiva, pubblicata dall’agenzia ufficiale APS.

Nelle immagini, si può anche vedere il presidente del Consiglio della Nazione (camera alta) Abdelkader Bensalah, 77 anni, puro prodotto del regime, che stando a quanto previsto dalla Costituzione dovrà assicurare l’interim per un massimo di 90 giorni. In questo lasso di tempo si dovrà organizzare l’elezione presidenziale.

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Scaricato dall’esercito

Da più di un mese, dopo che il presidente aveva annunciato la sua intenzione di ripresentarsi per un quinto mandato, centinaia di migliaia di manifestanti chiedevano nella calma la partenza di Bouteflika e del suo ‘entourage’ e più in generale un cambio del sistema di potere.

Di fronte a queste proteste, Bouteflika aveva dapprima fatto sapere che non si sarebbe ripresentato, rinviando però sine die la data dell’elezione presidenziale. Due giorni fa, vi era stato un ulteriore dietrofront: dimissioni entro la fine del mandato, il 28 aprile, dopo “aver preso delle misure per assicurare la continuità del funzionamento delle istituzioni dello Stato durante il periodo di transizione”.

Martedì l’esercito ha però dato il definitivo colpo di grazia all’82enne Bouteflika: il ministero della difesa, guidato dal Capo di Stato maggiore delle Forze armate Ahmed Gaid Salah, ha insistito perché il presidente venisse rimosso “immediatamente” (“non c’è altro tempo da perdere”) attraverso la procedura indicata dall’articolo 102 della Costituzione.

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