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Il tifone Hagibis si abbatte sul Giappone

Onde giganti provocate dal tifone Hagibis.
Un'istantanea presa al porto di Kiho, nella prefettura di Mie, nella regione di Kansai. Keystone

Il potente tifone Hagibis ha raggiunto sabato sera le coste giapponesi e la capitale, accompagnato da inondazioni, forti venti che hanno raggiunto i 200 km/h e frane che hanno causato, secondo un primo bilancio, almeno due morti.


Verso le 23 le precipitazioni e le raffiche si erano attenuate sull’agglomerato di Tokyo e la tempesta si è diretta verso il nord-est dell’isola.

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Secondo i media locali ci sarebbero più di ottanta feriti, per la maggior parte in modo leggero, ma sei persone risultano disperse, tre delle quali erano su un’auto trascinata dalla corrente in seguito al crollo di un ponte nella regione di Nagano (centro).

A circa 7,3 milioni di giapponesi era stata diramata la raccomandazione di evacuazione dopo che era stato lanciato l’allarme pioggia in diverse regioni. Parecchie decine di migliaia di residenti avevano dato seguito a questi consigli non obbligatori, recandosi nei rifugi allestiti in palestre e sale pubbliche. Mezzo milione di abitanti di Tokyo è rimasto senza elettricità durante il passaggio del tifone.

Alle 18.22 al largo della regione di Chiba è stata segnalata una scossa tellurica di magnituo 5,7 che non ha provocato però uno tsunami. Per precauzione le autorità avevano ordinato lo svuotamento parziale dei bacini di diverse dighe.

Diversi eventi sportivi sono stati sospesi per l’arrivo di Hagibis. Le prove del Gran Premio di Formul Uno sono state rinviate a domenica mattina e due incontri del campionato del mondo di rugby, Francia-Inghilterra e Nuova Zelanda-Italia, sono stati annullati.

Ogni anno sul Giappone si abbatte una ventina di tifoni: alcune settimane prima di Hagibis, Faxai aveva ucciso almeno due persone e causato ingenti danni nella prefettura di Chiba, alla periferia della capitale.

 

 

 

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