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Esternalizzazioni: CEO PostFinance non esclude tagli salariali

Il CEO di PostFinance Hansruedi Köng. KEYSTONE/PETER SCHNEIDER sda-ats

(Keystone-ATS) I 120 impiegati di PostFinance che verranno trasferiti alla filiale Swiss Post Solutions (SPS) nell’ambito di un vasto programma di ristrutturazione aziendale beneficeranno di “misure di accompagnamento”, ma sul più lungo periodo non sono esclusi tagli salariali.

Lo afferma, in un’intervista al “SonntagsBlick”, Hansruedi Köng, direttore di PostFinance, che è attiva nei servizi finanziari, ma che a differenza delle banche concorrenti non è autorizzata a investire i fondi dei clienti sul mercato dei crediti o in quello delle ipoteche.

Il programma di riorganizzazione, annunciato nello scorso settembre, prevede soppressione di impieghi, esternalizzazioni e riduzione dei contact center. Quelli di Kriens (LU), Münchenstein (BL) e San Gallo verranno chiusi e i loro compiti saranno assunti dai centri di Zofingen (AG) e Netstal (GL), che a questo scopo aumenteranno l’organico.

La cancellazione di posti di lavoro, che nel limite del possibile verrà attuata senza ricorrere a licenziamenti, riguarda in particolare i comparti fortemente interessati dall’automazione e della digitalizzazione. La ristrutturazione comporterà anche l’esternalizzazione di 120 dipendenti attivi nell’elaborazione di documenti e ricevute. Dal primo marzo non saranno più impiegati di PostFinance, bensì della filiale SPS.

Per questi collaboratori siamo giunti a un’intesa con i sindacati sulle misure di accompagnamento, afferma nell’intervista Köng, aggiungendo che accordi sono stati stipulati per tutti i dipendenti che dovranno cambiare luogo di lavoro. Nello specifico il personale interessato dalla ristrutturazione continuerà ad essere sottoposto al contratto collettivo di PostFinance fino a febbraio del 2020. “Oltrepassata questa scadenza riduzioni salariali saranno possibili”.

SPS ha assicurato che i tagli in busta paga saranno contenuti in un limite massimo del 10%; i salariati che dovranno operare in un altro posto di lavoro beneficeranno inoltre di “un’indennità di mobilità”, pari a 200 franchi mensili. Gli impiegati di Bulle (FR) e di Bellinzona – per questi ultimi è previsto il trasferimento del posto di lavoro a Glattbrugg (ZH) – beneficeranno infine di cinque giorni di vacanza supplementari.

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