Prospettive svizzere in 10 lingue

Egitto: attentato in moschea Sinai, 235 morti

La moschea colpita KEYSTONE/EPA/STR sda-ats

(Keystone-ATS) Un attentato contro una moschea nel nord del Sinai ha provocato 235 morti e 109 feriti. È il bilancio provvisorio dell’attacco alla moschea in Sinai secondo un comunicato della Procura generale egiziana ricevuto al Cairo.

L’attacco è stato condotto piazzando una “bomba all’interno” del luogo di culto e sparando sui fedeli che fuggivano dopo l’esplosione. La moschea si trova in un piccolo centro, Bir El Abd, e i fedeli “sono stati presi di mira da terroristi che li aspettavano davanti alla porta”, hanno precisato all’agenzia italiana ANSA fonti che preferiscono restare anonime. L’attentato è avvenuto durante la preghiera del venerdì islamico.

La tribù Al-Sawarka, dominante nella zona, aveva annunciato la propria partecipazione alla lotta contro l’Isis a fianco dell’esercito nel maggio dell’anno scorso.

Concentrato soprattutto nell’angolo nord-est del Sinai, al confine con la Striscia di Gaza, da oltre quattro anni e mezzo è in corso un conflitto a bassa intensità tra forze di sicurezza egiziane e terroristi dello Stato islamico.

A combattere sono gli ex “Ansar Beit el-Maqdes”, i “Partigiani di Gerusalemme”, il principale gruppo jihadista egiziano basato nella penisola e ribattezzatosi “Stato del Sinai” nel quadro di un’alleanza-affiliazione con l’Isis annunciata nel novembre 2014.

“La situazione là sta migliorando, giorno dopo giorno”, aveva sostenuto il presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi l’8 novembre scorso ribadendo che i terroristi sono nascosti solo in una “zona che rappresenta l’1 o 2%” del territorio complessivo della penisola del Sinai.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR