Anche ai viaggiatori in arrivo negli aeroporti svizzeri andrebbe concessa la possibilità di fare acquisti nei negozi duty-free. Ne è convinto il governo elvetico, che spera così di aumentare l'attrattiva degli scali svizzeri.
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Il progetto del Consiglio federale, sottoposto venerdì al parlamento, dovrebbe consentire di incrementare il fatturato dei duty-free di 50-60 milioni all’anno e di creare 60-80 nuovi posti di lavoro.
Attualmente, solamente i passeggeri in partenza dalla Svizzera possono acquistare merci nei negozi in zona franca di tasse degli aeroporti.
In base a una nota odierna del Dipartimento federale delle finanze (DFF), questa modifica legislativa dovrebbe favorire l’attrattiva degli scali elvetici rispetto a quelli esteri.
Altri paesi hanno già preceduto la Svizzera con questa riforma. Oggigiorno è possibile effettuare acquisti in esenzione da tributi all’arrivo in 58 Paesi, cinque dei quali si trovano in Europa (Gibilterra, Islanda, Norvegia, Serbia e Turchia).
La modifica legislativa ha ricevuto ampio sostegno durante la procedura di consultazione. Alcuni hanno però fatto notare che il diritto europeo non conosce il “tax free on arrival” e che il progetto si contrappone quindi agli sforzi della Svizzera verso una maggiore eurocompatibilità.
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