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Crolla la destra anti frontalieri a Ginevra

L’intasamento a destra ha fatto resuscitare i partiti tradizionali di centro e la sinistra a Ginevra dove oggi si sono tenute le elezioni cantonali.

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Nel Gran Consiglio perde infatti 3 seggi l’Unione democratica di centro (UDC), il Mouvement citoyens genevois (MCG) – noto per le sue battaglie contro i frontalieri francesi – scende da 20 a 11 mandati e la nuova formazione del suo ex leader Eric Stauffer, Genève en Marche, non raggiunge il quorum del 7% per entrare nel parlamento cantonale.

Si rafforzano invece gli altri partiti: i liberali radicali (PLR) passano da 24 a 29 seggi, i Verdi ne guadagnano 5 (15), il PS aumenta di due da 15 a 17 e il PPD di uno da 11 a 12. Ensemble à Gauche conserva invece il suo bottino di 9 seggi.

Analogo andamento nello scrutinio per il governo che vede eletto al primo turno solo l’uscente Pierre Maudet, – già candidato di peso al Governo federale – seguito a notevole distanza  dal collega di governo Mauro Poggia, del Mouvement citoyens genevois (MCG).

Grande sconfitto di queste elezioni è il democristiano (PPD) Luc Barthassat, giunto solo nono: la conferma per il responsabile ginevrino del Dipartimento ambiente, trasporti e agricoltura si preannuncia complicata.

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