La televisione svizzera per l’Italia

La storia del calcio in un museo di figurine

Primissimo piano d un vecchio album di figurine di calciatori; si distinguono gli svizzeri Odermatt/Vuillemier e l argentino Al
Un album del Campionato mondiale di calcio 1966 (le figurine non erano ancora adesive) RSI-SWI

È in Svizzera, che il più grande collezionista di figurine sta per realizzare il suo sogno di esporre al pubblico almeno parte della sua raccolta di 2 milioni di pezzi e 4000 album. In attesa che il Museo veda la luce, verosimilmente nel 2020, chiediamo qualche anticipazione ai promotori e rivediamo, dalle Teche RSI, un reportage sulla preziosa collezione.

“Vi do una quasi anteprima. Il mio sogno era creare il primo museo al mondo di figurine dei calciatori. Ci sono ottime possibilità che venga fatto in Svizzera.”

Così, lo scorso 6 luglio in chiusura della trasmissione della ‘Russo ma non dormo’ alla RSI, Gianni Bellini rispondeva alla domanda di rito sui progetti per il futuro.

Bellini, riconosciuto da molti come il più grande collezionista di figurine di calciatori al mondo, riferiva di aver già “avuto contatti importanti”. In effetti, scopriremo più avanti, era già stato oltre frontiera con l’amico Emiliano Nanni -anch’egli collezionista, curatore della fiera ‘Figurine forever’- e aveva descritto il suo sogno a dei possibili promotori.

Dal paese delle “figu” a quello della FIFA

A gennaio 2019, nel presentare la fiera all’Estragon di Bologna, Nanni e Bellini rivelano che la città emiliana, contattata per prima, non ha dato seguito all’interesse inizialmente mostrato e che il Museo aprirà verosimilmente i battenti nella primavera del 2020 a Chiasso, cittadina svizzera di confine.

Rispetto al progetto originario, cade l’idea di abbinarvi una sede dei Tigers (squadra bolognese di Subbuteo, campioni d’Europa) e un museo del Flipper. Si fa strada però, secondo quanto scrivono i quotidiani della Svizzera italiana, un coinvolgimento della FIFA.

Non solo calcio e figurine

Contattate da tvsvizzera.it, Sonia Meier e Maura Lanfranconi -l’una cura il progetto dal punto di vista imprenditoriale, l’altra per i contenuti e la comunicazione- anticipano che dallo spunto dei due collezionisti è nato un progetto più ampio che coinvolge altre attività, “in particolare sportive, a vari livelli”.

“Un centro a tema”, scrive Lanfranconi, “un punto di riferimento per gli appassionati di svariate discipline sportive, un punto di incontro e di animazione, con eventi e tecnologia all’avanguardia”.

Il ‘Football Stickers Museum’ -apparentemente il primo al mondo nel suo genere- racconterà “La storia del calcio attraverso le figurine”, su “una superficie stimabile tra i 1’500 e i 2’000 metri quadri” e con percorsi diversi.

Veduta generale di uno stabile in cemento armato a forma di ellissoide; cielo blu; strada davanti
Il Centro Ovale di Chiasso è stato indicato dai giornali ticinesi come probabile sede del Museo. L’ormai ex centro commerciale è attualmente affittato in minima parte. Keystone

Due grandi sezioni saranno incentrate sugli album Panini dei Mondiali (da Messico 1970) e degli Europei (dal 1980), con tutte le differenti edizioni uscite in vari paesi. Altre aree saranno dedicate alla ‘memorabilia’ (inclusi gli album non ufficiali dei Mondiali realizzati in vari paesi), ad altre competizioni (tornei internazionali per club, Coppa America, Coppa d’Africa), e al calcio femminile. “È prevista anche l’apertura di uno shop”.

Sulla sede del centro a tema, le promotrici si limitano a dire che diverse ipotesi sono al vaglio. Saranno “più precise” entro inizio marzo.

Altri sviluppi
Primo piano di un album di fugrine di calciatori, si intravvede la mano che lo sta sfogliando

Altri sviluppi

Il tesoro di Gianni Bellini

Questo contenuto è stato pubblicato al Aspettando lo ‘Stickers Museum’ vi riproponiamo un’intervista della trasmissione RSI ‘Sport non stop’ realizzata nel 2018 a casa del collezionista.

Di più Il tesoro di Gianni Bellini

Gianni Bellini vive a San Felice sul Panaro, Modena. Descrive il suo hobby come un vero e proprio lavoro, che prende da 4 a 6 ore al giorno.

Il collezionista ritiene di avere tutti gli album di calciatori usciti nel mondo dal 1970 a oggi, ed è riuscito a completarne il 90%. Ha un principio: compra e scambia, ma non vende. Mai.

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