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Studio: “Solo un malato su 8 identificato in Ticino”

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La mancata individuazione di una percentuale elevata di casi di Covid-19 potrebbe aver avuto un effetto negativo sulla diffusione della malattia. Keystone / Peter Klaunzer

Le persone contagiate da coronavirus in Svizzera sarebbero oltre 125'000, vale a dire cinque volte tanto le cifre ufficiali. In Ticino solo un malato su otto verrebbe individuato.

È quanto emerge dai calcoli condotti da giornalisti del quotidiano 24 Heures sulla base di uno studio pubblicato da ricercatori britannici della prestigiosa London School of Hygiene and Tropical Medicine.

La ricerca, diretta da Timothy Russell, del Centro di modellizzazione matematica delle malattie infettive, stima la percentuale di casi non identificati tramite tamponi. I giornalisti romandi, con l’aiuto del dottor Russell, hanno applicato lo stesso metodo per valutare il numero globale dei contagi in Svizzera.

Dai calcoli emerge che il Ticino è il cantone con la percentuale più bassa di casi riconosciuti: 12%. Significa che per ogni malato identificato ce ne sono almeno sette che non sono stati testati.

All’altro capo della classifica Zurigo e Argovia dove vengono individuati oltre 4 casi su 10. Nei Grigioni la percentuale è del 19%. La media svizzera è del 21%, ma in tutti i cantoni romandi, ad eccezione di Ginevra (25%), la percentuale di contagi identificati è inferiore. 

“È difficile spiegare le differenze cantonali, ma si osserva che i Cantoni più colpiti dall’epidemia hanno tassi di rilevamento inferiori”, scrive il quotidiano.

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Secondo 24 Heures la mancata individuazione di una percentuale elevata di casi di Covid-19 può aver avuto un effetto negativo sulla diffusione della malattia. 

Altri sviluppi

“È noto che una persona che è certa di essere positiva per la Sars CoV-2 tende ad aderire di più al periodo di isolamento rispetto a una persona che pensa di essere ‘eventualmente contagiosa'”, afferma.

In vista di un allentamento delle misure di contenimento è fondamentale conoscere la percentuale di popolazione che ha già contratto il virus per verificare se si è raggiunta la cosiddetta “immunità di gregge”. È necessario che dal 30 al 50% della popolazione sia stata contagiata e abbia sviluppato anticorpi per notare una differenza, mentre per abolire le misure igieniche e di distanziamento sociale la percentuale dovrebbe salire al 70-80%.

Secondo le stime dei ricercatori britannici, anche moltiplicando per 5, 8 o 10 il numero di persone contagiate rispetto alle cifre ufficiali, la percentuale sarebbe nettamente inferiore al necessario in Svizzera. In Ticino, ad esempio, le persone con anticorpi sarebbero al massimo il 10%. Per valutare più precisamente la percentuale di persone immunizzate, diversi cantoni hanno avviato studi utilizzando un nuovo tipo di test che identifica la presenza di anticorpi nel sangue.

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