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Controlli sui treni a confine con Italia, Nazionale chiede rapporto

Bisogna garantire la sicurezza del confine meridionale. KEYSTONE/TI-PRESS/SAMUEL GOLAY sda-ats

(Keystone-ATS) La Confederazione deve prendere delle misure per garantire i controlli frontalieri esercitati assieme all’Italia nei treni internazionali. Il Consiglio nazionale ha adottato un postulato di Marco Romano (PPD/TI) che chiede al Governo di stilare un rapporto.

La camera ha approvato con 97 voti contro 91 e 1 astenuto. Il popolare-democratico ticinese si è detto preoccupato sulle conseguenze dei cambiamenti nella mobilità internazionale, che prevedono che i treni non si fermino più al confine a Chiasso, ma a Lugano, 20 chilometri più a nord.

Misure sono già allo studio, ha replicato invano Ueli Maurer per bocca del Consiglio federale. L’Ufficio federale dei trasporti, le FFS e l’Amministrazione federale delle dogane (AFD) si incontrano regolarmente e le autorità ticinesi, luganesi e italiane sono associate alle discussioni. Si tratta per esempio di ispirarsi alla situazione di Basilea.

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