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CN: sostenere chi lavora e assiste figli gravemente malati

Per Alain Berset, il "lavoro fornito dai famigliari è indispensabile e insostituibile". KEYSTONE/PETER SCHNEIDER sda-ats

(Keystone-ATS) Migliorare la situazione di coloro che lavorano e si occupano di figli gravemente malati. È l’obiettivo della nuova legge federale sul miglioramento della conciliabilità tra attività lucrativa e assistenza ai famigliari approvata dal Nazionale.

L’unico partito ad opporsi in aula è stato l’UDC. Fra le misure proposte figura in particolare un congedo pagato di al massimo 14 settimane per i genitori.

Tale congedo dovrà essere preso nell’arco di 18 mesi, e sarà finanziato tramite un’indennità di assistenza, integrata nell’ordinamento di quelle per perdita di guadagno (IPG), ha spiegato Philippe Nantermod (PLR/VS) a nome della commissione. Il liberale-radicale vallesano ha aggiunto che sono circa 4500 le famiglie che affrontano ogni anno situazioni di questo tipo. Le spese aggiuntive sono stimate in 75 milioni di franchi.

“L’assistenza e la cura garantite dai famigliari sono una risorsa inestimabile per tutta la società”, gli ha fatto eco l’altro relatore commissionale Christian Lohr (PPD/TG), sottolineando come, secondo l’Ufficio federale di statistica (UST), queste persone hanno fornito 80 milioni di ore di lavoro non remunerate nel 2016. “Se queste ore fossero state pagate, rappresenterebbero 3,7 miliardi di franchi”, ha ricordato Lohr.

Famigliari indispensabili

Dal canto suo, il consigliere federale Alain Berset ha rilevato come il “lavoro fornito dai famigliari è indispensabile e insostituibile”. Senza tale sostegno, “non potremmo far fronte all’invecchiamento della popolazione”, ha aggiunto il ministro della sanità. Attualmente, non si ha altra possibilità che quella di chiedere un congedo non pagato, mettersi in congedo malattia o smettere di lavorare per un certo periodo.

Il progetto del Consiglio federale prevede altre misure volte a regolamentare le assenze professionali di breve durata: i genitori avrebbero diritto a un congedo pagato di al massimo tre giorni per evento e dieci all’anno. In tal modo, secondo l’esecutivo, dovrebbe essere garantita la parità di trattamento tra tutti i lavoratori e la certezza giuridica. In questo caso sono previste spese supplementari, stimate tra i 90 e i 150 milioni di franchi. Si tratta di una somma che comprende anche le spese indirette, come i supplenti sul posto di lavoro.

Il dossier passa ora agli Stati.

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