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CN: libero scambio, “sì” ad accordi con Ecuador e Turchia

Approvati due accordi di libero scambio tra i Paesi dell'AELS (Associazione europea di libero scambio, di cui fa parte la Confederazione) da una parte ed Ecuador e Turchia dall'altra KEYSTONE/SALVATORE DI NOLFI sda-ats

(Keystone-ATS) L’accesso a beni, servizi e investimenti svizzeri sui mercati di Ecuador e Turchia dovrebbe essere facilitato.

Dopo gli Stati, anche il Nazionale ha approvato due accordi di libero scambio tra i Paesi dell’AELS (di cui fa parte la Confederazione) da una parte e Quito ed Ankara dall’altra. I dossier sono così pronti per le votazioni finali.

Le intese concluse tra l’Associazione europea di libero scambio (AELS) e la Turchia, che riguardano anche un accordo agricolo, non hanno però fatto l’unanimità. Da sinistra voci si sono alzate per denunciare il mancato rispetto dei diritti umani da parte di Ankara.

Dopo aver approvato tacitamente l’entrata nel merito, la maggioranza borghese ha respinto una proposta di rinvio del progetto al Consiglio federale con 131 voti contro 55 e 1 astensione. Alla fine gli accordi sono stati approvati con 129 voti a 49 e 6 astensioni.

Diritti umani e sociali

La breve discussione in aula si è focalizzata in particolare sulle ripercussioni che questi accordi con la Turchia avranno sulla situazione dei diritti umani e sociali e sui relativi meccanismi di controllo previsti.

La maggioranza ha ritenuto che l’accordo con la Turchia contenga un capitolo moderno sul commercio e lo sviluppo sostenibile e che prenda sufficientemente in considerazione la situazione dei diritti umani. Grazie a tali intese, gli esportatori di prodotti agricoli elvetici potranno così beneficiare di un migliore accesso al mercato turco.

Meno controverso è stato l’accordo di libero scambio con l’Ecuador, che è stato accolto con 134 voti senza opposizioni, ma con 48 astenuti dai banchi della sinistra. Anche in questo caso PS e Verdi avrebbero voluto introdurre un meccanismo istituzionale di controllo. Tale proposta è stata però bocciata con 118 voti contro 47.

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