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Cina: diversi fermi per esplosione a sito industriale

(Keystone-ATS) Diversi sospettati sono stati fermati dalle autorità per l’esplosione che ieri pomeriggio a un impianto chimico nel distretto industriale di Yibin, provincia dello Sichuan, che ha provocato finora 19 morti e 12 feriti.

Lo quanto riporta l’agenzia Nuova Cina, che riferisce del briefing serale delle autorità locali, Hengda, società registrata nel 2015 e proprietaria dell’impianto, stava effettuando “lavori di costruzione illegali” che non avevano superato i controlli sulla sicurezza e anti incendio.

Il ministero della Gestione delle emergenze ha inviato sul posto un team di esperti per ulteriori indagini sull’incidente, ragionevolmente causato dall’esplosione di metanolo. Le immagini trasmesse dalla tv statale CCTV hanno mostrato la colonna di fumo scuro e denso alzarsi dall’impianto.

Lo scorso anno, il Dipartimento di protezione ambientale della provincia ha autorizzato Hengda all’ampliamento della struttura al fine di produrre prodotti chimici intermedi.

Gli incidenti sul lavoro in Cina sono calati del 12% nel 2017, a 38’000 unità, secondo i dati ufficiali. Quest’anno, invece, su 23 esplosioni accadute in impianti industriali sono morte 49 persone, nei dati di China Labour Bulletin, gruppo dei diritti dei lavoratori che ha stimato nel 2017 – ha riportato il South China Mourning Post – oltre 150 vittime in 33 incidenti gravi.

Il più critico episodio per costo di vite umane, ben 97, è di quattro anni fa in un’esplosione a una struttura di manifattura metalmeccanica a Kunshan, nel Jiangsu.

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