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Casinò svizzeri: il banco vince ancora

Carte vincenti anche nel 2005 per i casinò svizzeri. FSC

Grandi affari nel 2005 per le 19 case da gioco svizzere, che hanno registrato un prodotto lordo di 874 milioni di franchi, in aumento del 14%.

Importanti economicamente, i casinò hanno però un lato oscuro costituito dalle circa 70’000 persone che soffrono di dipendenza dal gioco d’azzardo.

Les jeux sont faits: il 2005 si è concluso e per i 19 casinò svizzeri è stato un anno di successo. Il prodotto lordo dei giochi – che equivale alla differenza tra le poste giocate e le vincite legittimamente versate – si è attestato a 874 milioni di franchi. Si tratta di un aumento del 14% rispetto al 2004.

Lo ha comunicato giovedì la Federazione svizzera dei casinò (FSC), alla quale sono affiliate 18 case da gioco. Per la FSC, il 2005 è stato il primo vero anno di consolidamento del settore.

La parte maggiore dei proventi (77%) è dovuta – come già l’anno scorso – alle slot machines (o «macchinette mangia soldi» che dir si voglia). Le tavole da gioco assicurano il restante 23%.

Visitatori ed esclusioni in aumento

I 18 casinò della FSC hanno registrato 4,4 milioni di visite, 300’000 in più del 2004. Un terzo dei visitatori proviene dall’estero, anche se solo il 2,5% passa la notte in un albergo svizzero.

Le case da gioco sottolineano i loro sforzi per affrontare il problema delle dipendenze. Ad inizio 2005 tutti i casinò hanno applicato nuovi standard al loro concetto sociale. In Svizzera, si stima che 70’000 persone rischino d’indebitarsi eccessivamente a causa della loro passione per il gioco.

Nel 2005, l’accesso alle case da gioco è stato vietato a 3’530 persone. Nel 76% dei casi si tratta di esclusioni volontarie: a chiedere di non essere ammessi ai giochi sono stati gli stessi giocatori. Attualmente, le persone che non possono giocare nei casinò svizzeri sono 13’300.

Valore aggiunto

La FSC non manca di far notare che i buoni risultati delle case da gioco significano buone notizie anche per lo Stato.

Si stima che i casinò verseranno 484 milioni di franchi in tasse e contributi. Di questi, ben 375 andranno all’Assicurazione vecchiaia e superstiti (AVS). I milioni restanti vanno in parte alla Confederazione, in parte ai cantoni e ai comuni dove si trovano i casinò.

Se al prodotto lordo dei giochi si aggiungono gli effetti finanziari indiretti (denaro speso dai collaboratori o dai clienti al di fuori dei casinò, ecc.), il settore genera una cifra d’affari vicina al miliardo e tre milioni di franchi che equivale alla creazione di un miliardo circa di valore aggiunto.

swissinfo e agenzie

Prodotto lordo dei casinò svizzeri: 874 milioni.
375 milioni finiscono nelle casse federali della previdenza sociale.
I cantoni che ospitano i casinò incassano 71 milioni.

Il governo svizzero ha proposto di modificare la legge che regola i giochi d’azzardo. Obiettivo: reintrodurre le macchinette mangiasoldi nei ristoranti, dove sono vietate dal 2005.

La proposta non è piaciuta praticamente a nessuno, nemmeno alla Federazione svizzera dei casinò che riunisce 18 case da gioco (3’000 slot machines che procurano il 75% della cifra d’affari).

Le associazioni di difesa dei consumatori hanno messo in guardia contro il rischio di un aumento delle dipendenze dal gioco.

In Svizzera sarebbero 70’000 le persone incapaci di gestire la loro dipendenza dal gioco d’azzardo. Nel 2005, il divieto d’accesso ai casinò, introdotto per evitare che le persone a rischio sprofondino nei debiti, riguardava 13’300 persone (+3’600 rispetto al 2004).

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